[Impetus] Stupor Mundi!

[Orcry]

Federico II di Svevia Hoenstaufen (1194-1250), Imperatore del Sacro Romano Impero, Re di Sicilia e anche di Gerusalemme è una figura assai affascinante. Di lui è stato detto di tutto, sia dai suoi contemporanei che dai posteri: per alcuni è stato l'Anticristo e per altri un sovrano illuminato e moderno. Io l'ho sempre considerato una figura che seppe riunire in sé, o forse è meglio dire sotto di sé, genti e culture diverse: da quella normanna a quella tedesca, da quella italiana a quella araba, senza dimenticare quella greca e quella ebraica. . Fu legislatore ed egli stesso uomo di cultura.

Essendo rimasto affascinato da questa figura poliedrica ho deciso, quando mi si è presentata la scelta di quale esercito creare, dipingere e schierare nella mia nuova avventura con Impetus, di puntare sullo stupor mundi.
Il mio è un progetto ardito e non so quanto tempo mi ruberà o quanto potrò dedicarvi (essendo ormai ad un solo esame dalla fine della laurea e poi c'è la tesi) ma voglio realizzare un esercito il più fedele possibile nell'araldica a quello che Federico, ai suoi tempi, potrebbe aver schierato. Impresa titanica che probabilmente non porterà a risultati fedelissimi ma voglio inseguire quest'ambizione.

C'è anche da dire anche che questo esercito di Impetus presenterà un'ulteriore sfida avendo io scelto di utilizzare miniature da 15mm anziché le, per me, più usuali 28mm.

Detto questo vi presento il mio primo modello di cavalleria da 15mm ch'è stato dipinto con i colori della famiglia Borrello di cui ho trovato informazioni su http://www.famiglia-nobile.com.

Borello
Stando all'Inveges troviamo esser questa una famiglia d'origine napolitana discendente da' conti di Marsi, divisa in due rami, Borrello e Borrello d'Agnone; e questo per una baronia di tal nome in Abruzzo. Un Guglielmo d'Agnone fu appunto colui che governò la Sicilia sotto l'imperatore Federico II da viceregente nel 1239, e nel 1254 fu stratigito di Messina.

- Lo stemma proponeva l'oro ma in araldica l'oro è assimilabile al giallo e quindi o ritenuto più opportuno utilizzare questo accostamento.

[lorenzo]

Vista la dimensione del modello, direi che è un ottimo risultato!
Magari metti una foto con una monetina, così si può capire meglio

[reVenAnt]

Io ti dirò che vista la foto non mi aspettavo un modello in scala così piccola!
Lo trovo ben realizzato, soprattutto per la scala della miniatura, ed i colori non mi dispiacciono per niente, così come la realizzazione!

Peccano giusto i gigli sullo scudo, ma quelli son ostici da fare, a maggior ragione per il colore giallo che già di suo porta qualche complicazione. Potresti prendere una piccola licenza e trasformare i gigli in croci...

Complimenti in ogni caso, aspettiamo i prossimi!

[Orcry]

Vista la dimensione del modello, direi che è un ottimo risultato!
Magari metti una foto con una monetina, così si può capire meglio

Ecco una foto di confronto con un cavaliere e un goblin GW.

[MaoDantes]

urca... così piccolini i gigli sono ottimi, complimenti, anche le ombre che nella prima foto sembrano grumosette viste dalla giusta distanza e rapportate alla scala vanno alla grandissima

p.s. domani chiedo ad un collega se ha antiche orgini nobiliari

[Orcry]

Ieri ci ho dato dentro ed ecco il primo rango della scorta dell'imepratore.


Da sinistra, in rosso, un Lucchese-Palli, probabilmente Luigi Antonio che fu creato da Federico II gran prefetto del regno nel 1239. Un Nicolo di lui figlio giustiziere del val di Mazara ed altri che furono capitani di guerra di Licata, Girgenti, Taormina, Trapani,-Salemi, Mazara e Sciacca loro patria, nella quale goderono le baronie di Magazolo, Perrana, Bertolino, Martogna, Bellapietra, della Salinella, del Giardinello, e di Cianciana. Da' Lucci di Naro derivarono i baroni della Gresta della Delia, di s. Fratello, ed i principi di Campofranco duchi della Grazia come dal Savasta.

Colui che regge lo stendardo imepriale è un membro della famiglia Calvello. Famiglia secondo scrive Mugnos alemanna, venuta in Milano per un Arnaldo Calvello a servigi di Enrico IV imperatore, e portata in Sicilia da Luigi Calvelli fratello del precedente, il quale acquistò i castelli de Greci e Ganci vicino Centorbi nel 1195, rendendosi genitore di Giovanni ed Enrico, che fu cameriero dell'imperatore Federico II.

Al centro c'è proprio lui: Federico II di cui c'è troppo da dire.

Il musico è invece un Adinolfi. Famiglia sveva come riferisce Mugnos passata in Sicilia con l'imperatore Enrico VI.
Un Lanfranco Adinolfi pei suoi servizii ottenne dal citato imperatore la custodia ed il governo della città di Catania.
Il di lui figlio Giovanni fu scudiero dell'imperatore Federico II e si rese progenitore di molti virtuosi e valorosi baroni; perlocchè questa famiglia vantasi tra le antiche feudatarie di Sicilia. Armasi: campo d'argento con una spada ed una palma verde situate in croce di S. Andrea, accompagnate da quattro stelle rosse poste una in capo una in punta, e due ai fianchi.
L'arma è sullo scudo ch'è attaccato alla schiena, lo vedrete quando farò foto del retro dell'unità)

[lorenzo]

Apprezzo molto quella scala perché ha un gran bel colpo d'occhio! Con quelle divise colorate poi è ancora meglio...

[MaoDantes]

complimenti!
quanto grande sarà lo schieramento che stai colorando? + o - 10 unità?

[Orcry]

complimenti!
quanto grande sarà lo schieramento che stai colorando? + o - 10 unità?

Sto ancora decidendo perché a livello di modelli ho 36 cavalieri, una trentina di fanti, 20 balestreiri, 8 arceri e 8 arceri musulmani per fare il reggimento proveniente da Lucera.

Per le cavallerie pensavo di fare la socrta dell'imepratore da 9 modelli e le altre cavallerie da 6 (che hjo visto essere il numero classico utilizzato per le absette di ccvalleria di Impetus) così da poterne fare altre 3 di cavalieri con bardatura (per rappresentare i cavalieri feudali previstid alla lista Beta per l'esercito imepriale del XII-XIII secolo) e tenere quella decina di cavalieri senza gualdrappa per rapprsentare un paio di basette di cavalieri borghesi o mercenari (insomma una cavalleria più leggera rispetto a quella feudale che può anche formare grandi unità). I balestrieri verranno sistemati in due unità da 8 modelli l'una e con i 4 restanti farò una basetta di schermagliatori che richiede meno modelli. Schermaglaitori (quindi da 4 modelli) saranno anche gli arceri e gli arceri arabi, per quest'ultimi farò in modo di poter unire le due basette a formarne una di tiratori perché nella lista basic impetus, ch'è specifica per l'esercito di Federico (e quindi prevede l'unità di arceri arabi che quella beta imperiale non ha), essi sono Tiratori anziché schermagliatori. Nella lista Beta userò li usero come arceri schermagliatori.

Un piccolo appunto per spiegare il discorso basette/modelli e tipologia di unità per chi non fosse pratico del sistema di Impetus. Impetus in 15mm precevde un sistema di basette che varianoa seconda del tipo di unità che si va a rappresentare e che tra loro hanno in comune solo le dimensioni del "fronte" che dev'essere di 8 cm per tutte le unità. A seconda del tipo (Cavalleria Pesante o Leggera, Fanteria Pesante o Leggera, Tiratori, Schermagliatori, ecc.) si ha una diversa profondità.
Ad esempio le Cavallerie Pesanti sono profonde 6cm, le Fanterie pesanti solo 3cm, i tiratori 4cm e gli schermagliatori o 2 o 3 cm. Il numeor di modelli su ogni basetta è discrezionale ma ho visto immagini e spesso la Cavalleria pesante viene rapprsentata da 6 modelli mentre gli schrmagliatori anche solo da 4. Comunque il valore fondamentale è il fronte.

Con i modelli che ho preso dovrei essere già in grado di schierare un esercito da 300 punti [i formati sono basic (che ha liste predefinite salvo un paio di opzioni), 300, 400 e 500 punti] e dovrei essere su una decina/dozzina di basette.

[Orcry]

L'avevo già finita qualche tempo fa ma poi sono stato impegnato a preparare l'ultimo esame.

Ecco a voi la scorta di Federico II nella sua veste finiale.



Nel rango posteriore, da sinistra a destra, troviamo:


Sammartino
Da un Imperial privilegio di Federico II 1235, citato dal Villabianca, p. 2", raccogliamo essere nobile antichissima famiglia «proveniente da un Raimondo Sanmartino della Guascogna signore di Miger e Tourpes cavaliere di gran valore, e che militando nelle guerre di Terrasanta fu il primo che salito sulle mura della santa città vi piantò lo stendardo, onde in memoria di sì gran fatto l'imperatore suddetto gli concesse il privilegio di potere alzare nel suo blasone l'aquila imperiale, che tiene uno stendardo colle armi gerosolimitane.»



Termine
Antichissima nobile famiglia catalana, derivata da' conti di Narbona, trasferita in Sicilia dai fratelli Giovanni ed Olivero de Termens nel 1209, nell'accompagnare la regina Costanza moglie dell'imperatore Federico II, dal quale Giovanni ottenne in compenso di militari servigi l'ufficio di prefetto della casa imperiale, la castellania della città di Termini ed il carico di giustiziere del valle di Girgenti, conforme una lettera del cennato imperatore, riportata dal Mugnos.

Abbate
Taluno di essi fè passaggio in Sicilia, propriamente quel ramo che fioriva in Milano; si vuole fosse stato un Enrico Abbate tesoriere dell'imperatore Federico II 1229, qui venuto col carico di visitator generale.

Sitajolo
Secondo Vuanpenbuch scrittore delle famiglie germaniche, la Sitayollio visse chiarissima nella Svevia sotto l'imperatore Ottone II, mercé la signoria del castello Sitayollio, d'onde il cognome.
Un Gerardo la portò in Pisa 1090, ove i di lui discendenti occuparono le prime cariche di quella repubblica. Venendo alla Sicilia sappiamo dal Mugnos che un Roberto Sitayolo o Sitajolo dall'imperatore Federico II fu nominato gran siniscalco del regno 1238. Dopo lui si distinsero: un Nicola Giovanni vessilliero di rè Alfonso, capitandarme e vicario generale delle città e terre marittime; un Girolamo capitano dell'armata marittima di Pisa e di Sicilia, governatore della Camera Reginale; un Gianvincenzo maestro razionale, ed altri che in Palermo figurarono nella senatoria.

COMING SOON: Balestrieri e Fanteria

[reVenAnt]

Niente da dire, complimenti!
Stanno uscendo molto bene!

[lorenzo]

Bel colpo d'occhio!

[reVenAnt]

E, aggiungo, anche la basetta fa la sua bella scena!

[MaoDantes]

mi associo al coro di complimenti! lo stile pulito e ben steso rende benissimo su modellini così "piccoli"

[Orcry]

Grazie a tutti ma ora sono impegnato con gli orchi selvaggi. Li devo finire per il torneo del 21 in GW a Milano. Andrò in coppia con gli Ogre di un amico.

[Orcry]

Alla fine son riusicto a finire anche una absetta di balestrieri. E' sicuramente più anonima rispetto alla cavalleria ma spero che possa comunque dire la sua nell'economia strategica e pittorica dell'armata.

[Orcry]

Eccomi di nuovo tra voi con nuove foto di altre unità del mio esercito che stanno prendendo forma.

Come promesso la prima immagine ritrae un'unità di fanteria ancora incompleta. Ho voluto colorare il campione e l'alfiere con delle vesti gialle riprendendo i colori dello stemma imperiale anche se, probabilmente, non sono storicamente corretti. Gli altri fanti avranno armature di cuoio senza particolari colorazioni e glis cudi porteranno i colori di alcune città Ghibelline schierate al fianco di federico II sopratutto Cremona e forse anche la Verona di Ezzelino da Romano (al momento il fante più a destra porta unos cudo con la croce bianca in campo rosso tipica di Como ma penso che lo sostituirò sebbene Como sia città Ghibellina per eccellenza. Lo stendardo riposrta lo stemma della famiglia Hoenstaufen.



Poi abbiamo una nuova unità di cavalleria con altri cavalieri delle famiglie siciliane.







Da sinistra, in rosso, troviamo un Ansaldi di Messina
Secondo Mugnos è questa una famiglia nobile lombarda. Primo a trasportarla in Sicilia fu Gregorio Ansaldi barone lombardo venutovi con l'imperatore Federico II, e stabilitosi in Messina fondò ivi la sua famiglia che produsse molti nobili soggetti.
Fa per arme: campo rosso con un drago d'oro.

Al centro Ermanno Trigona valoroso capitano dell'imperatore Federico II la portò in Sicilia, ove in compenso di suoi militari servigi si ebbe nel 1239 la castellania ed il governo di Mistretta. Rendendo nota dal Mugnoe dal Villabianca troviamo questa nobile ed illustre famiglia oriunda degli antichi duchi de' Monti Chirii in Isvevia, e del duca Salardo, il di cui figlio Coraldo militando sotto rè Pipino acquistò molti castelli non che la signoria e castello di Trigonne in Picardia; d'onde il cognome.


Il musico è impersonato da un membro della famiglia Bancherio

Dietro, sempre in rosso, un Cutelli
Stando al Mugnos troviamo esser questa famiglia proveniente da un Manfredo de Messer tedesco, essendoché in quella lingua messer significa coltello ed in siciliano cuteddu cutello. Costui fu in Palermo a' servigi dell'imperator Federico II, da cui nel vicariato d'arme del vallo di Lilibeo venne promosso.