Saint of Killers wrote:
...per la resina non ne ho mai avuto bisogno (sto comunque parlando di stampi singoli con colata dall'alto), l'unico accorgimento che uso e' colare la resina lentamente usando un bastoncino o qualcosa di simile (es le bacchette per mangiare il sushi), in genere appoggio il bastoncino in verticale a contatto con il fondo dello stampo e faccio scorrere la resina sul bastoncino in modo da non farla cadere dall'alto
Ottima idea quella delle bacchette.
E' una tecnica comunemente usata nei laboratori di chimica per versare i liquidi in maniera controllata e senza gocciolare fuori dal contenitore.
Le bacchette impiegate sono di vetro..... dovrei ancora averne degli esemplari dai tempi dei miei laboratori!
per il gesso mi avevano consigliato di usare prodotti specifici, io invece me la sono cavata abbastanza bene con il brillantante liquido che si mette nella lavastoviglie (credo che lo suggerisce anche Bruce sul sito), in pratica metti un tot di brillantante (io usavo un bicchierino da caffe' in 3/4 litri di acqua) in una bacinella con l'acqua e ci inzuppi gli stampi tra una colata e l'altra.
Ho letto del brillantante per lavastoviglie sul sito di Bruce.
E' un tensioattivo poco schiumogeno, economico e di facile reperibilità.
Credo che lo sperimenterò presto nelle colate con Marmorina (materiale sempre della Prochima).
Oggi sono passato da uno dei negozi di modellismo da cui mi servo da tempo e che è un rivenditore ufficiale dei materiali Prochima.
Ho parlato un po' con il gestore che si diletta personalmente con stampi siliconici e colate in resina (ovviamente Prochima)..... anche lui mi assicura che non ha mai impiegato antiaderenti o altri agenti, ma, che si limita, a colare direttamente la resina sullo stampa con l'unica cautela di evitare la formazione di bolle.
LE MIE PERPLESSITA' SULL'UTILIZZO DI ANTIADERENTI (POLVERI COME IL TALCO O OLI SPRAY), QUANDO SI COLANO RESINE, NASCONO PROPRIO DALLE PAGINE DEL SITO DI BRUCE.... DOVE TRA IL TANTO MATERIALE PUBBLICATO SI LEGGE DI TUTTO ED IL CONTRARIO DI TUTTO.
CERTE PRUDENZE, NEL CASO DI BRUCE, POTREBBERO ESSERE ISPIRATE DAL PREVENIRE LAMENTELE DA PARTE DEI PROPRI CLIENTI, QUALORA QUESTI NON RIESCANO AD ESTRARRE I PEZZI COLATI DALLI STAMPI, OPPURE DALLA VOLONTA DI PRESERVARE LA LONGEVITA' DEGLI STAMPI.
ANCHE IL TIPO DI RESINA IMPIEGATA POTREBBE GIOCARE UN PROPRIO RUOLO!!!!!
Con il rischio BOLLE, credo si debba imparare a convivere......
Probabilmente lo si può ridurre adottando certe precauzioni quando si miscelano i due componenti della resina per attivarli.
Bisogna miscelarli evitando di inglobare aria nella resina: usare le bacchette per miscelare la resina potrebbe essere una soluzione. Se si tratta il tutto con un cucchiaio, e troppo energicamente, si finisce altrimenti per emulsionare aria nella resina, come quando in cucina si monta la panna o una maionese.
Il massimo sarebbe poter disporre di un agitatore elettromagnetico, del tipo impiegato nei laboratori chimici, dove l'agitazione parte dal fondo del recipiente e non dalla superficie aria-resina!
Perplessità anche sulla tecnica descritta da Bruce, che prevede l'applicazione di una lastra di vetro o plexiglass, dopo la colata della resina, a sigillare la superficie superiore dello stampo.
Questo vetro o plexiglass credo che ostacoli la liberazione delle bolle d'aria dai pozzi di colata.... meglio secondo me operare a pozzo aperto,... credo!