Piccolo BG per la neo città di nome Countdown: -
(in collaborazione con reVenAnt)
I detentori del fato si riunirono in consiglio, come avevano fatto molte altre volte da quando l’ambito gioco era iniziato.
Gli dei della luce erano dinnanzi agli dei dell’oscurità, come il giorno segue alla notte, e la notte al giorno, dividendo la sala in eguale modo.
Gli dei neutrali, come sempre, si divisero fra i due schieramenti, in modo da non arrecare danno ad alcuna fazione.
In passato queste sedute erano servite ad organizzare altri giochi, ora, da quando l’isola galleggiante era comparsa, queste riunioni si succedevano via via più frequenti, nel vano tentativo di determinare la divinità vincitrice.
Uno a Uno, come di consueto, ogni architetto del mondo si faceva avanti, raggiungeva il centro della grande sala, e li, cominciava ad elencare le gesta e le prodezze del proprio esercito.
Arrivando in fine ad un breve conteggio dei risultati sino ad ora ottenuti.
Molte, a quel punto, erano le battaglie che erano già state disputate e molte ce ne sarebbero ancora state, il gioco rischiava di divenire eterno proprio come le stesse divinità.
Chi sarebbe stato il vincitore di quel semplice gioco ? Ci sarebbe mai stata una fine ? E chi poteva decretarne la conclusione ?
Interrogativi questi che cominciarono a farsi strada in alcune delle possenti forze del creato, in entrambe le fazioni, e fu così che da un motto di indolenza dei presenti si decise, per il momento, di obliare al problema e di sfruttare quel strano senso di disagio e di trasformarlo in una nuova idea per il gioco, che alla fine, li divertiva più di ogni altra cosa, in quanto, capace di spezzare la monotonia dell’eternità.
Fu l’onniveggente che scrutando tra i presenti diede voce ai loro pensieri. Attraversò a passo veloce e sinuoso la sala e disse:
”Porto con me una buona notizia, una nuova prova per il nostro diletto è stata creata.
Se c’è una cosa che non ci è data da comprendere è il trascorrere del tempo così come lo vedono i mortali.
In quanto immuni ai suoi effetti e invulnerabili ai suoi colpi, siamo eterni spettatori di una clessidra la cui sabbia scorre eternamente sempre uguale per noi, ma in modo differente per loro.
Ecco che, osservando il cambiamento attraverso i loro occhi, e assaggiandone i suoi frutti attraverso i loro sensi comprenderemmo meglio le meccaniche a noi sconosciute di questo strano fenomeno chiamato tempo. “
Nacque così Countdown la città della clessidra, chiamata così perché palcoscenico dei capricci dei signori del mondo.
Città questa in cui ogni ora scorre in modo differente, a volte più forte a volte più piano.
Chi è tornato vivo da quel luogo ne porta i segni indelebili, alcuni tremendamente invecchiati ed altri incredibilmente ringiovaniti !