[AoS] Un'apologia di Age of Sigmar

Discussioni su Warhammer Fantasy Battles o Age of Sigmar
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[AoS] Un'apologia di Age of Sigmar

Post by Baldovino I »

Questo argomento è ispirato da un'unica motivazione: contraddire Saint! :o
No... non è vero... anche se un parziale cambiamento di disposizione mentale nei confronti della nuova "creatura" (intesa nell'accezione campana) di GW è, da questo punto di vista, capitato al momento giusto.
Le motivazioni che mi hanno portato ad iniziare questo argomento sono diverse e spaziano un po' in tutte le direzioni: background, regole, considerazioni tattiche, accessibilità del gioco, effetto visuale...
Dal momento che le argomentazioni sono, non dico complesse, ma almeno articolate, non sarò in grado di formularle tutte insieme, ma procederò un po' alla volta.
Quello che posso dirvi, per iniziare, è che ancora non ho digerito del tutto il cambiamento e resto un nostalgico convinto di WHFB, però, ho deciso di cercare di andare oltre la prima impressione (assolutamente negativa, come ben sapete) e di esplorare il nuovo gioco cercando (ed a tratti riuscendovi) di abbandonare gli schemi mentali che WHFB mi ha dato.

Una considerazione iniziale per chiudere questo primo post. AoS è veramente differente dal suo predecessore e funziona in maniera radicalmente differente. Quindi è ingiusto aspettare dal nuovo gioco "comportamenti" in linea con il precedente e farlo conduce inevitabilmente a delusione...
Titoli onorifici: TUTAN BALDON (quello che porto con più orgoglio);
GRUDGEBEARER ETERNAL (conquistato sul campo di Tilea);
fu SAN BALDO DA BRUXELLES
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Giochi a cui sto giocando (si fa per dire, ovviamente): Kow Armada; Cursed City; Rangers of shadowdeep; WHFB; Mighty Empires; SAGA (Age of Magic e Age of Crusades)

Pittura in corso:
Kislev: arcieri kisleviti a cavallo (7); Conti vampiro: scheletri (10);
Scenici: osservatorio del teschio; Bretonnia: 12 cavalieri appiedati, 3 pellegrini del graal; Mighty Empires: 3 segnalini eserciti, 3 segnalini nave, 1 segnalini città, 4 segnalini villaggio, 3 segnalini drago

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Re: Un'apologia di Age of Sigmar

Post by Baldovino I »

Non so perché, ma rileggendo quello che ho scritto sopra, mi son venuti in mente i versi del sommo poeta...

Nel mezzo del cammin di nostra vita
mi ritrovai per una selva oscura,
ché la diritta via era smarrita.
Ahi quanto a dir qual era è cosa dura
esta selva selvaggia è aspra e forte
che nel pensier rinova la paura!
Tant' è amara che poco è più morte;
ma per trattar del ben ch'i' vi trovai,
dirò de l'altre cose ch'i' v'ho scorte
.


Forse è un tantino esagerato, parlando di un gioco...
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Re: Un'apologia di Age of Sigmar

Post by Baldovino I »

Vorrei inanzitutto parlarvi di come è iniziato il cambiamento di atteggiamento nei confronti del nuovo gioco. Avevo già avuto modo di commentare sull'estetica dei nuovi edifici e delle miniature del Chaos in maniera positiva, perché molto in stile "Conan"/barbarico.
Durante gli ultimi giorni, nel poco tempo libero a disposizione, mi sono concentrato sul background del nuovo gioco, per capire le "ragioni" di questa differente impostazione estetica.
GW ha sempre "funzionato" in questo modo: prima si scrive il BG e poi ci si concentra sulle regole che riproducono quanto più possibile il "sapore" del contesto, in barba alla ricerca di un bilanciamento a tutti i costi; questa cosa che fa storcere il naso a tutti i giocatori "competitivi", mentre, in genere, non dispiace a quelli "narrativi". Badate bene, non c'è nessuna connotazione negativa nell'una o nell'altra categoria, si tratta unicamente di persone che cercano cose differenti nel gioco e non ci sono ragioni per cui una sia "migliore" dell'altra.
Semplicemente, ritengo, per come GW lavora - e GW non lo ha mai nascosto- i secondi si ritrovano meglio nei loro giochi dei primi.
Allora, qual è il "sapore" del nuovo BG? Si tratta, a tutti gli effetti, di un mondo completamente decaduto, barbarico, violento e grezzo da un punto di vista tecnologico. Il reame del Caos che si è imposto su tutti i Reami Mortali ad eccezione del Reame di Azyr ha portato unicamente violenza, distruzione e decadenza. Nelle prime pagine che ho avuto modo di sfogliare, nei Reami mortali non ci sono edifici che non siano fortezze del Caos, altari agli dei oscuri o ruderi di epoche precedenti. Non ci sono né culture né colture. Nel Reame di Aqshy (il primo che scopriamo con lo starter set), i seguaci di Khorne sono addirittura descritti come cannibali che danno la caccia agli umani sopravvissuti, in fuga perenne, o ai più deboli tra le loro fila [nda chissà perché considerano questo più presentabile per i bambini delle tette di slaanesh...].
In questo mondo, non c'è spazio per eserciti come l'Impero o Bretonnia (mi pare ovvio) e le rappresentazioni di eventuali truppe umane che dovessero comparire in futuro dovranno necessariamente presentare tipi di truppa molto più simili alle tribù Umberogene che all'Impero come lo conosciamo. Per fare un altro esempio, gli artwork presenti nel libro (uscito sabato scorso) sugli Orruks (gli Orchi) danno l'idea di un tipo di esercito molto più vicino agli Orchi selvaggi che agli Orchi neri di ultima generazione. Immagino che gli Aelfs stessi avranno un look molto più silvano che "alto".
Questo tipo di ambientazione ha un suo indiscutibile fascino, almeno su di me. Offre una serie di possibilità nuove che, se esplorate debitamente, sono molto interessanti.
Come ogni scelta che si rispetti, ovviamente, esistono delle limitazioni ben precise che hanno riflessi diretti sul sistema di gioco.
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Re: Un'apologia di Age of Sigmar

Post by reVenAnt »

La cosa simpatica è che Saint è uno tra gli utenti più neutrali ed aperti mentalmente su questo forum!
Mi candido come campione testardo per essere sfidato al suo posto, se me lo concedete :lol_old: !

Scherzi a parte, leggo volentieri tutti i pareri, e sotto sotto sono convinto che sto famoso Age of Sigmar qualcosa di carino lo debba avere....
Per ora però non l'ho ancora visto....ho visto invece un sacco di dubbi su un regolamento di 4 pagine, una fase di schieramento durata più di 1 ora, ragazzi che parlavano di limitazioni ad hoc e non solo, e giocatori che per pigrizia non volevano nemmeno spostare le miniature dalle loro basi di movimento che si usavano abitualmente fino all'edizione precedente...
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Re: Un'apologia di Age of Sigmar

Post by Saint of Killers »

reVenAnt wrote:La cosa simpatica è che Saint è uno tra gli utenti più neutrali ed aperti mentalmente su questo forum!
credo che la battuta sopra fosse riferita al fatto che continuo a dire che ormai l'area di WHFB sul forum e' diventata una serie di post a tema "lamentiamoci di qualcosa di diverso" :rofl:
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Re: Un'apologia di Age of Sigmar

Post by Baldovino I »

Saint of Killers wrote:
reVenAnt wrote:La cosa simpatica è che Saint è uno tra gli utenti più neutrali ed aperti mentalmente su questo forum!
credo che la battuta sopra fosse riferita al fatto che continuo a dire che ormai l'area di WHFB sul forum e' diventata una serie di post a tema "lamentiamoci di qualcosa di diverso" :rofl:
Infatti!!! :rofl: :rofl: :rofl:
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Re: Un'apologia di Age of Sigmar

Post by Baldovino I »

Riprendo il discorso apologetico e mi soffermo ancora brevemente sul nuovo background.
Una delle grandi paure di tutti i giocatori di WHFB era la scomparsa di un mondo fisico e la comparsa di queste "bolle" di realtà che, di tanto in tanto, si scontravano generando conflitti quasi casuali.
Bene, tutto questo era palesemente falso ed il nuovo sistema non ci offre un solo mondo in cui giocare, ma addirittura nove! Ogni mondo, avendo una forte caratterizzazione (sulla base del vento della magia che lo governa) offre, a sua volta possibilità enormi in termini di gioco e di variabili di gioco. Come mi sembra logico, determinate unità dovrebbero essere maggiormente performanti in certi contesti che in altri.
Tutto questo offre variabili di gioco incredibili dove la connotazione "narrativa" è estremamente marcata, ma mantenendo intatte le possibilità di giocare in modalità "campagna strategica" (à la Mighty empires per capirci) integrando vari sistemi di gioco su una piattaforma più vasta.
Anzi, mi sto convincendo sempre di più che AoS sia eminentemente pensato per essere giocato all'interno di campagne. Per GW si tratta soprattutto di campagne "narrative" più che "strategiche" (così ci vendono i libroni loro), ma nulla vieta di scegliere noi stessi la nostra piattaforma preferita.
Queste considerazioni mi spingono ad una valutazione di fondo che, come vedrete, tornerà di attualità in tutte le "sezioni" della mia analisi: la principale caratteristica di AoS è la "libertà" che offre ai giocatori. Non sempre la libertà è un elemento del tutto positivo, soprattutto in un ambito che vorremmo definito da regole quanto più chiare e precise possibili, però ritengo che questa sia stata una scelta assolutamente deliberata e che offre delle prospettive davvero interessanti.

(continua)
Last edited by Baldovino I on 22 Jul 2015, 10:52, edited 1 time in total.
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Re: Un'apologia di Age of Sigmar

Post by Saint of Killers »

Baldovino I wrote: la principale caratteristica di AoS è la "libertà" che offre ai giocatori.
soprattutto liberta' di potersi comprare un sacco di roba nuova :D

premetto che il concetto di AoS non mi dispiace, whfb era troppo statico da anni e dovevano dare una bella scossa a tutto l'impianto... pero' dietro tutta la questione ci vedo una pesantissima scelta di marketing e secondo me il concetto delle "bolle della realta'" e' troppo "pigro"

le " bolle della realta' " in pratica gli permettono di giustificare qualunque roba vuoi tirare fuori in futuro, non essendoci piu' un unico stile canonico (che in whfb era un po' un midioevo europeo fantasy*) puoi' uscire con terreni e unita' dallo stile piu' disparato e giustificarle dicendo "per forza sta roba non c'entra nulla con il resto! e' nella bolla della realta' manga dove tutti hanno gli occhioni enormi e sono vestiti con uniformi da scolarette!"

* con alcune eccezzioni

e' un po' quello che fa la marvel con i vari millemila spiderman, ti tira fuori della roba assurda dicendo che e' in un universo alternativo...
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Re: Un'apologia di Age of Sigmar

Post by Baldovino I »

Saint of Killers wrote:
Baldovino I wrote: la principale caratteristica di AoS è la "libertà" che offre ai giocatori.
soprattutto liberta' di potersi comprare un sacco di roba nuova :D

premetto che il concetto di AoS non mi dispiace, whfb era troppo statico da anni e dovevano dare una bella scossa a tutto l'impianto... pero' dietro tutta la questione ci vedo una pesantissima scelta di marketing e secondo me il concetto delle "bolle della realta'" e' troppo "pigro"

le " bolle della realta' " in pratica gli permettono di giustificare qualunque roba vuoi tirare fuori in futuro, non essendoci piu' un unico stile canonico (che in whfb era un po' un midioevo europeo fantasy*) puoi' uscire con terreni e unita' dallo stile piu' disparato e giustificarle dicendo "per forza sta roba non c'entra nulla con il resto! e' nella bolla della realta' manga dove tutti hanno gli occhioni enormi e sono vestiti con uniformi da scolarette!"

* con alcune eccezzioni

e' un po' quello che fa la marvel con i vari millemila spiderman, ti tira fuori della roba assurda dicendo che e' in un universo alternativo...
Saint, penso che tutte le aziende che producono miniature abbiano quale obiettivo principale quello di venderti "un sacco di roba nuova". Non solo GW. Per le dimensioni che ha GW, chiaramente un prodotto di successo (e quindi meritevole di essere sviluppato ulteriormente con tempo ed investimenti) è uno che vende veramente un sacco di roba. Per i competitors, magari, al momento vanno bene volumi di gran lunga inferiori.
Se hanno dovuto dare tutta questa "scossa" all'impianto è perché le vendite non erano più in linea con gli investimenti.

Sul concetto delle "bolle di realtà", forse non mi sono spiegato bene. Era una delle tante bufale che abbiamo letto e discusso nei mesi scorsi.
Nel nuovo BG non esistono le "bolle di realtà". Esistono, piuttosto, nove Reami distinti e differenti (per Reami intendi pianeti) collegati da portali magici che sono stati chiusi da Sigmar al momento dell'ascensione del Caos e che ora, nella prima fase dell'offensiva degli Stormcastvattelappesca (si tratta di incursioni di alcuni commandos), vengono riaperti per consentire l'invio di eserciti interi che vogliono sottrarre questi mondi al controllo del Chaos.

Ogni mondo/reame è "governato" da un vento di magia differente, tranne il nono che è il Reame del Chaos. All'interno di ognuno degli otto reami esistono varie razze e solo alcune sacche di resistenza al dominio dei seguaci del Chaos.
Il tutto ha un "sapore" altamente barbarico. È questo il nuovo "stile canonico". Poi ci saranno sicuramente delle novità, tipo gli Stormetvoilà di Sigmar che vengono da un mondo/reame uscito completamente indenne dall'avanzata del Chaos e, probabilmente tireranno fuori qualcos'altro di "diverso".
Io ci vedo poco di "pigro" in tutto questo. L"escamotage delle sacche di resistenza è utilizzato per consentirti di continuare ad utilizzare quello che già hai ovviamente, nelle loro speranze, fino a quando non lo rimpiazzerai con le nuove uscite.

È ovvio che già un setting del genere, ti offre molte più possibilità di quello precedente. Le possibilità sono per l'azienda che ti vuole vendere le miniature, ma sono anche per il cliente che si trova di fronte ad un universo molto più complesso del precedente, dove può inserire una "sacca di resistenza", se vuole, o sviluppare qualcosa di completamente nuovo (che farebbe felice GW ovviamente).

Quello che a volte sottovalutiamo (forse perché già in uso da altre aziende) è che GW, per una volta, ci permette di utilizzare le miniature che già abbiamo per giocare ad un gioco nuovo, senza chiederci un euro in più. Le regole sono gratis, le warscrolls sono gratis, la app è gratuita. Che altro si vuole?
Oltretutto il gioco ha dinamiche completamente nuove per chi è abituato ai battle fantasy di massa "tradizionali" (WHFB con figli e figliastri). E per provare queste dinamiche non ci devi mettere un euro di tasca tua.
Ti piacciono? Continui e segui il suo sviluppo. Non ti piacciono? Puoi continuare a giocare con qualsiasi edizione di WHFB tu preferisca (praticamente giochi completi e "de-finiti" - in tutti i sensi) o ad altri mass battle fantasy di tua preferenza.
È una scelta in più. Non è libertà questa?
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Re: Un'apologia di Age of Sigmar

Post by Saint of Killers »

Baldovino I wrote: Saint, penso che tutte le aziende che producono miniature abbiano quale obiettivo principale quello di venderti "un sacco di roba nuova".
sono daccordissimo, se fossi un azionista GW mi sfregherei le manine e se avessi un azienda del genere io probabilmente avrei fatto la stessa cosa

pero' da cliente non mi piace molto quando un azienda tira fuori un escamotage che mi fa sentire un po' preso per i fondelli... e secodo me il problema grande di AoS e' che un po' tutti i giocatori esistenti si sono sentiti presi in giro ed hanno fiutato subito l'aspetto commerciale di sto cambio di direzione.

riassumo con: il cambiamento e' ottimo ma bisogna saperlo vendere

p.s. ad esempio Mantic che ha dei problemi enormi di marketing/PR con Kow2 ha messo subito le mani avanti dicendo: "non lo facciamo per farvi comprare un manuale nuovo, lo facciamo per correggere dei problemi che c'erano e che andrebbero corretti" che da giocatore e' un messaggio che mi piace molto sentire
Last edited by Saint of Killers on 22 Jul 2015, 14:36, edited 1 time in total.
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Re: Un'apologia di Age of Sigmar

Post by Baldovino I »

Capisco tutto quello che dici, ma non sono d'accordo al 100%. Il cliente GW ha avuto 7 mesi di messaggi inequivocabili che davano chiare indicazioni di quello che stava per accadere. È dall'uscita del primo volume di ET che ti scrivono ovunque: "nulla sarà più come prima". È solo che il cliente "medio" non l'ha voluto vedere... si è ostinato a credere che non fosse vero...
Non so se ti ricordi la disputa su warseer sui cosiddetti spanish rumours che vennero bollati dalla community come monnezza totale... gli utenti di warseer hanno continuato a farlo ostinatamente anche di fronte ai rumours che iniziavano ad arrivare anche dagli informatori più accreditati... non ci volevano credere e basta...
Eppure, ricordo di aver acquistato diversi WD in quel periodo e tutti i messaggi erano là, cose del tipo:
"è la fine dei tempi, ma guarda che intendiamo la fine sul serio... la fine proprio la fine... ma come altro cavolo te lo dobbiamo spiegare il significato della parola fine..." (magari non proprio letteralmente così... ;) )
Cosa avrebbe dovuto fare secondo te la tua azienda ideale? Dire: "guarda, adesso ti propiniamo 5 volumi con i quali seppelliamo degnamente il tuo gioco e poi te ne proponiamo un altro."
A me sembra che GW non si sia comportata così male, in fondo. La gamma di miniature è ancora tutta lì. Ti hanno annunciato un mese prima quando avrebbero interrotto le vendite dei libri. Se te li volevi comprare, hai avuto il tempo di farlo. Tutti i modelli prodotti nel frattempo sono assolutamente utilizzabili nel nuovo sistema sia come background che come regole...
Forse, io avrei lasciato in un angolo del loro webstore la possibilità di acquistare i vecchi LdE. Ma parlo di quello che avrei fatto io. Capisco perfettamente che GW non voglia nessuna distrazione dal nuovo prodotto.
Ho l'impressione che, spesso, quando si parla di GW la si accusa di comportamenti "anti-cliente" ben oltre i suoi demeriti.
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Re: Un'apologia di Age of Sigmar

Post by Saint of Killers »

quello che sto dicendo e' che un azienda che cambia radicalmente un prodotto (soprattutto se e' una cosa collegata ad un hobby molto impegnativo) dovrebbe stare molto attenta al tipi di messaggio che manda...

se fossi un cliente GW assiduo giocatore di whfb (sto facendo un ipotesi perche' non lo sono) magari avrei preferito due versioni del regolamento
una piu' simile a quello che e' stato whfb per anni (un AoS piu' serio, solo regolamento e niente espansioni o mini nuove per le vecchie armate) ed una che rappresenti una versione semplificata di questo nuovo regolamento (quindi AoS).

poi sono daccordissimo (e l'ho detto piu' volte) che uno e' sempre libero di usare le mini e le regole che ha a casa e non e' costretto a comprare sempre l'ultima roba uscita... pero' il marketing non e' una roba razionale, se un cliente storico si sente "tradito" ovviamente va su internet a scriverne di tutti i colori.

Ovviamente non penso che alla GW siano stupidi, sta roba l'avranno presa in considerazione ed avranno deciso che per loro non valeva la pena (economicamente) di fare felici i giocatori attuali, quindi insomma: chissenefrega.
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Re: Un'apologia di Age of Sigmar

Post by Baldovino I »

Saint of Killers wrote:quello che sto dicendo e' che un azienda che cambia radicalmente un prodotto (soprattutto se e' una cosa collegata ad un hobby molto impegnativo) dovrebbe stare molto attenta al tipi di messaggio che manda...

se fossi un cliente GW assiduo giocatore di whfb (sto facendo un ipotesi perche' non lo sono) magari avrei preferito due versioni del regolamento
una piu' simile a quello che e' stato whfb per anni (un AoS piu' serio, solo regolamento e niente espansioni o mini nuove per le vecchie armate) ed una che rappresenti una versione semplificata di questo nuovo regolamento (quindi AoS).

poi sono daccordissimo (e l'ho detto piu' volte) che uno e' sempre libero di usare le mini e le regole che ha a casa e non e' costretto a comprare sempre l'ultima roba uscita... pero' il marketing non e' una roba razionale, se un cliente storico si sente "tradito" ovviamente va su internet a scriverne di tutti i colori.

Ovviamente non penso che alla GW siano stupidi, sta roba l'avranno presa in considerazione ed avranno deciso che per loro non valeva la pena (economicamente) di fare felici i giocatori attuali, quindi insomma: chissenefrega.
e qui torniamo d'accordo al 100%! ;)
Io, però, ancora non escludo che alcune regole un po' più complesse possano uscire, ad esempio per determinati eserciti che dovrebbero combattere in maniera più "ordinata".
Domani, nella mia apologia, entrerò nei "meriti" del sistema di gioco e delle regole e questa "valutazione" apparirà un po' più chiara...
Last edited by Baldovino I on 22 Jul 2015, 17:06, edited 1 time in total.
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Re: Un'apologia di Age of Sigmar

Post by gianni »

Maaaaaa... secondo me state ragionando "troppo" e rendendo la cosa troppo astratta.
Gw se whfb non vendeva più ha fatto bene a cambiare. Io gioco/giocavo dalla quinta e ho avuto Mordheim, Blood Vowl, Warhammer Quest...
Il problema per me da vero ex gw è la qualità dei prodotti che ha continuato a calare toccando il minimo storico con il 40k e ora con Aos e non per la sua politica di voler vendere a tutti i costi. Quella ci sta.
A me i sigmarines non piacciono ma il nuovo bg potrebbe pure andare... la questione è semplice: aos non è un gioco o meglio, non ha nessuna caratteristica che io possa apprezzare come gioco, punto. Sono giocatore di wargames, board games e ex giocatore di ruolo. Quindi amo il gioco giocato a 360 gradi. Beh aos pere è l'apoteosi di un prodotto creato appositamente per vendere miniature a chiunque non abbia cultura ludica per via della sua semplicità disarmante, del regolamento semplicistico e pieno di punti interrogativi, perché è concepito per nom avere alcuna necessità di playtest.
ma soprattutto mi sorprendo della comunità di whfb che fino a ieri giocava solo alle mattonelle e ora scopre la bellezza dello skirmish.
Non parlo di te Baldovino, hai dimostrato di essere un grande cultore del buon gioco e un amante del whfb che tutti abbiamo imparato ad amare nel tempo. E ammiro la tua capacità di accostarti ad esso con la giusta forma mentis. Non capisco però comunità come tilea dove c'è gente che si ammazza per creare home rules, che schifa quello che fino a ieri amava, che osanna qualcosa che avrebbe trovato inconcepibile fino a ieri solo perché sulla scatola del nuovo gioco c'è il marchio gw.
Ecco a me più che gw fa specie l'utenza media del fu whfb che è e rimane incomprensibile per me. E ecco, credo che siano state le politiche gw a creare tale utenza in fondo in fondo.
Titoli onorifici: Gianni il Bardo

Sto giocando a: Middle-Earth SBG, Kings of War, Firefight.

Sto dipingendo: Lothlorien, Warhammer Quest (1995), Northern Alliance, Asterians.
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Re: Un'apologia di Age of Sigmar

Post by Baldovino I »

Gianni, sei fin troppo buono con me... Definirmi wargamer inizia a diventare un azzardo sempre più evidente considerato quante volte riesco a giocare.
Ieri sera, però, avendo avuto a disposizione spazio e tempo, mi sono deciso a provare una battaglia ad AoS in solo mode.
Sono rimasto piacevolmente sorpreso da tutta una serie di aspetti la cui positività avevo solo parzialmente intuito leggendo le regole e da altri che hanno funzionato esattamente come me li aspettavo.
Sono ovviamente rimasto un po' perplesso su alcune scelte regolistiche e sono rimasto profondamente interdetto da altre. Un po' come capita sempre nei giochi, con la differenza che qui il contrasto è forse più marcato.
La battaglia (Impero contro Caos - Valten contro Archaon) è risultata bilanciatissima pur avendo scelto le warscrolls non dico a caso, ma sicuramente "ad occhio". Le due armate erano direi tematiche, nel senso che quella imperiale con una importante componente di tiro (un cannone ed un cannone a raffica, più un'unità di archibugieri (10)) ed una votata al "massacro" (flagellanti (12) e reiksguard (9)). Valten e Luthor Huss a cavallo ed un mago "ambra" a completare lo schieramento.
Dall'altro lato, Archaon e un'unità di cavalieri del caos (6), una di guerrieri (11), una di gor (10), una di ungor (4 - mio primo errore), una di predoni a cavallo (5), una progenie ed uno slaughterbrute.


Siamo positivi e partiamo con le cose che mi sono piaciute:
1) lo immaginavo, ma è stata veramente una piacevole conferma: l'esercito si prepara in cinque minuti. Utilizzando i tradizionali punti, saremmo intorno ai 1500 per parte.
2) il tavolo si prepara molto velocemente e anche lo schieramento non pone problemi. Prende un po' più di tempo rispetto a WHFB per via della disposizione di miniature una alla volta.
3) in una sera si inizia a giocare anche non avendo mai letto le regole. Questo non significa che si padroneggi il gioco, ma la semplicità delle regole fa sì che si possa almeno avere un'impressione abbastanza realistica dopo un paio di turni.
4) la app è veramente utile ed alleggerisce ulteriormente il gioco. Trovi subito le scrolls di cui hai bisogno.
5) le unità si muovono in modo, secondo me, più realistico. Possono reagire in maniera molto più fluida alla conformazione del terreno di quanto non accada nei mass battle games. Anche da un punto di vista visivo, questo non mi dispiace affatto. I corpo a corpo, ad esempio, sembrano molto più realistici con le unità che si avvolgono a vicenda grazie ai vari movimenti di "ammassamento".
6) i personaggi non sono così forti come temevo. Valten ed Archaon sono stati bloccati in combattimento da due unità (i predoni a cavallo Valten e la reiksguard Archaon) per diversi turni di combattimento. Luthor Huss ha confrontato lo Slaughterbrute per 4 turni pieni. Alla fine ha vinto (grazie anche all'aiuto degli incantesimi scagliati dal mago), probabilmente anche a causa di un paio di errori miei (ho dimenticato di utilizzare una specie di "abilità" dello slaughterbrute per due turni pieni);
7) con l'eccezione della cavalleria pesante in carica (che è devastante), è "difficile" eliminare i nemici. Nonostante si tirino, a volte, dati a pioggia...
8 ) c'è una certa componente tattica. Differente da WHFB, ma c'è. Molti dicono che le battaglie tendono ad "ingolfarsi al centro" ed è stato vero anche nel mio caso, però solo perché le manovre sui fianchi degli schieramenti sono state "bloccate" da un lato e dall'altro. Credo che questo aspetto non sia del tutto irrealistico.
9) il gioco non è così semplice come sembra a prima vista. La difficoltà non è tanto nelle dinamiche basilari di gioco, quanto nell'interazione tra unità. Le 4 pagine di regole sono un'illusione perché poi se non ti studi per bene le warscrolls ti perdi tutta un'intera dimensione del gioco che consiste nel prendere pieno vantaggio del modo in cui certe unità si comportano vicino ad altre o contro altre (e, oltretutto, commetti errori).
10) a mio modestissimo avviso, AoS non è uno skirmish. Nel senso che inizio a pensare (dopo solo due esperienze dirette: due turni al negozio e la partita di ieri) che dia il meglio di sé quando si gioca con tante miniature. C'è anche un aspetto negativo in questo, perché dovendo muovere le miniature una ad una, si perde un sacco di tempo in questo modo. Però già tra il giocare con 15-20 miniature per parte (come avevo fatto al negozio) e giocare con 40-50 (come fatto ieri sera) c'è una differenza abissale. C'è però un aspetto debole del gioco su questo punto (vedi il punto d) più in basso).
11) l'iniziativa casuale rappresenta, secondo me, una delle novità più interessanti e che costringe i giocatori a riflettere a fondo su cosa fare e quando farlo, perché non puoi mai essere sicuro che portandoti in una determinata posizione, il turno successivo avrai la possibilità di fare quella determinata manovra per primo. Ti costringe a pensare in maniera molto differente e ad utilizzare un pensiero "tattico" differente.

Passiamo alle valutazioni negative:
a) le regole sugli elementi scenici sono veramente un'inutile perdita di tempo ed un'inutile complicazione. Fortunatamente mi erano venuti fuori solo 4 elementi (ho scelto due muri, una torre ed le rovine arcane). Vorrei precisare che non mi riferisco alle warscrolls degli elementi scenici (che invece funzionano abbastanza bene - almeno nel caso dei muri), ma mi riferisco alla tabella sulla prima pagina delle regole che indica l'effetto dell'elemento sulle unità circostanti. Proverò ancora ad usarle ma le ho trovate veramente insensate (oltretutto se le ho applicate due-tre volte è tanto, poi me ne dimenticavo e basta).
b) la fase di tiro mi ha lasciato molto perplesso. Mi sembra strano, ma non ho trovato nessuna regola che impedisca di tirare su un'unità nemica impegnata in combattimento corpo a corpo. È sufficiente avere la linea di vista (questo mi pare dicano le regole). Ora, Archaon è stato tirato giù a cannonate mentre era impegnato in corpo a corpo contro la reiksguard... Bah...
c) la fase magica... siamo passati da un sistema con alcuni incantesimi iperpotenti, ma il cui lancio è legato ai venti della magia (casuali) ad uno in cui i maghi possono lanciare tre incantesimi senza problemi per turno... mi da tanto l'impressione di essermi perso qualcosa nella lettura delle regole... poi guardo di nuovo le regole e vedo che non c'è null'altro da leggere...
d) la sequenza del combattimento è molto... come dire... strana. Non posso dire che non mi sia piaciuta, però mi ha lasciato più di qualche perplessità. In WHFB i combattimenti si risolvono uno alla volta completamente (da entrambe le parti) prima di muovere ad un altro. In AoS i due giocatori si alternano, ma possono saltare da un combattimento all'altro senza che debbano per forza essere conclusi. Questo vuol dire che se ci sono due combattimenti in corso (A vs B e C vs D) e il giocatore che ha l'iniziativa sceglie di far combattere A contro C, l'altro giocatore, quando A ha terminato, può invece scegliere di far attaccare D contro C. Quando D ha terminato, sarà il turno di C di attaccare e si chiuderà con B contro A. Ora, capisco che questa sia una componente molto importante del gioco e la sequenza di combattimento è probabilmente una delle scelte "tattiche" più importanti che i giocatori hanno a disposizione. Però, quando si aumentano le dimensioni delle battaglie e ci sono molti scontri in corso simultaneamente, secondo me si rischia di fare un casino.
e) le macchine da guerra sono potentissime. Perché non hanno mai avarie. quelle imperiali hanno martellato il nemico per sei turni perché erano state ben protette. Il cannone tuono d'inferno si è inceppato due volte, ma al turno successivo ha risparato senza problemi.
f) forse è solo una questione di dovermici abituare, ma le warscrolls contengono molte informazioni e regole. Se non le conosci per bene, diventano un po' "pesanti".

Più tardi vi posto qualche foto.
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Re: Un'apologia di Age of Sigmar

Post by Baldovino I »

Schieramento iniziale. Per mia scelta, visto che la battaglia rappresenta un attacco del Caos all'Ostermark, l'Impero ha una posizione più forte, perché difensiva: due colline, mura che bloccano la base delle colline lasciando su quella dove è posizionato il cannone solo uno stretto passaggio ed una torre sull'altra. Dall'altro lato pianura e sulla sinistra rovine arcane. Gli imperiali mettono gli archibugieri dietro al muro sotto al cannone, mentre i flagellanti, sprezzanti del pericolo, si mettono davanti all'altro muro (sotto alla collina con il cannone tuono d'inferno). La reiksguard usa uno schieramento quasi da cavalleria bretonniana per essere sicura di passare attraverso il varco lasciato tra i due muri. Luthor è vicino ai flagellanti (da migliore tradizione) e Valten ed il mago affiancano la reiksguard.
dall'altro lato, lo slaugheterbrute occupa la posizione a sinistra delle rovine, mentre la destra dello schieramento è occupata da tre linee composte dai predoni, dagli ungor e dai gor. Al centro, la prima linea è rappresentata dai guerrieri e la seconda da cavalieri, Archaon e progenie (nelle foto qui sotto però, non avevo ancora schierato i predoni).
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Re: Un'apologia di Age of Sigmar

Post by Baldovino I »

Fine primo turno:
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IL'Impero ha l'iniziativa e la Reiksguard "esce" a proteggere il varco fra i due muri. Il tiro dell'Impero non sortisce alcun effetto come il mago che non era riuscito a lanciare un solo incantesimo. Archibugieri fuori portata.
Il Caos avanza a tutta (corrono tutti in avanti e quindi non possono caricare) tranne Archaon e la sua guardia del corpo che (come più volte descritto nelle "Cronache") aspettano il momento opportuno, mentre la progenie avanza lentamente (tira 2D6 per misurare la distanza).

Secondo turno:
il Caos vince l'iniziativa e carica a testa bassa: i guerrieri ed i gor caricano la reiksguard, lo slaughterbrute carica Luthor Huss, mentre i predoni falliscono la carica sul cannone. Come dicevo nella descrizione, è risultato difficile uccidere chiccessia... Per via dello schieramento difensivo adottato, gli archibugieri hanno potuto "accogliere" i gor con una bella sventagliata (carica che si arresta entro 3" dalla formazione) ed i flagellanti possono entrare in combattimento, sia contro lo slaughterbrute, sia contro i guerrieri del Caos.
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Nel mezzo turno dell'impero, Valten carica i predoni per bloccarne l'avanzata verso il cannone. Resteranno inchiodati fino al quinto turno, quando Valten, dopo aver subito ben tre ferite, finalmente uccide un modello nemico e l'unità fa un tiro di battleshock deprimente... L'artiglieria inizia a funzionare su entrambi i lati.
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Re: Un'apologia di Age of Sigmar

Post by Baldovino I »

L'impero prende l'iniziativa nel terzo e quarto turno. Questo concede alla reiksguard una "finestra" in cui i guerrieri del caos non possono usufruire della presenza ispiratrice di Archaon e, in quei due turni, i guerrieri vengono "smantellati". Questo lascia i flagellanti schierati involontariamente a protezione della reiksguard che, quindi, non subirà la carica di Archaon e dei suoi cavalieri insieme.
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.
Le ferite dello slaughterbrute continuano ad aumentare incessantemente, ma è pur sempre lì... Magia pochissima con Archaon che disperde almeno un incatesimo su due del mago imperiale che, nel contempo fallisce il lancio di almeno un incatesimo su due.
Il progressivo assottigliamento della reiksguard, porta i gor in contatto con gli archibugieri. Entrambi beneficiano della protezione del muro (migliorando il tiro salvezza). I cavalieri del caos in carica sui flagellanti li annientano, mentre Archaon se la vede con la reiksguard.
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Dopo essersi liberato finalmente dei predoni, Valten converge verso il centro. Archibugieri e gor si autoeliminano, lasciando anche la strada libera. Archaon viene centrato da una palla di cannone che gli toglie giusto giusto le cinque ferite restanti. Luthor Huss, tra preghiere e supporto magico del mago d'ambra riesce finalmente ad avere la meglio sullo slaughterbrute, mentre i cavalieri del caos, rimasti senza avversari, decidono di lanciarsi sul mago al riparo dietro al muro (ma non sopravviverà).
La partita si completa alla fine della prima metà del sesto turno, quando Valten, Luthor Huss e l'ultimo sopravvissuto della Reiks mettono in fuga l'ultimo cavaliere del Caos. I sopravvissuti non sono molti... Oltretutto a Huss manca una sola ferita, così come al portavessillo della Reiks. valten ha ancora una abilità da utilizzare, vale a dire che qualora avesse subito ancora due ferite, si sarebbe rifiutato di morire e sarebbe tornato con il profilo perfettamente ricostituito.
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Re: Un'apologia di Age of Sigmar

Post by Baldovino I »

Riprendendo con le intenzioni che mi avevano portato ad aprire il topic, vediamo di portarle a compimento.
Il setting è di tipo barbarico e le meccaniche di gioco privilegiano quindi un tipo di combattimento "disordinato", abbandonando l'impostazione tradizionale di ranghi e file di WHFB.
Da un certo punto di vista, riesco a comprendere tale logica. In effetti, mi è sempre riuscito difficile immaginare che orchi, goblin, skaven, ogri, predoni del caos (ma anche i guerrieri del caos) combattano allineati e coperti e sappiamo tutti perfettamente che una carica di cavalleria difficilmente adotta una formazione ad autobus tipo quella bretonniana.
Ovviamente la soluzione dei blocchi è insita nell'idea di mass battle e nel sistema di gioco che ne è stato conseguentemente sviluppato (e che ho adorato e continuo ad adorare).
Da un punto di vista puramente estetico/visuale, una partita giocata con lo stesso numero di miniature (quindi 100+ per parte) in formazione "dispersa" ha degli aspetti positivi, senza per questo voler rinnegare il fatto che blocchi di fanteria dipinti che si muovono sul tavolo non siano altrettando attraenti.

Parlavo in un altro post di libertà ed è qui che emergono alcuni considerevoli vantaggi del nuovo sistema e, quasi inevitabilemente, molti dei suoi problemi.
Il movimento libero, in effetti, offre tutta una serie di possibilità che, avendo da sempre giocato a mass battles, non avevo mai avuto modo di apprezzare fino in fondo. Combinate questa 'libertà' con la regola che impone a qualsiasi unità nemica di rispettare la "zona di grazia" di 3" dall'unità nemica più vicina. Questo significa che, utilizzando schieramente e movimenti "creativi" (tipo formazioni a cuneo, allungate, ad arco, a V - e chi più ne ha più ne metta), posso determinare non solo gestire tatticamente una porzione maggiore o minore di spazio in funzione dell'unità che utilizzo. Questo perché, ovviamente, ci saranno unità nemiche "dirimpettaie" che dovranno decidere se caricare questa unità o starne alla larga.

La libertà di schieramento, poi, offre tutta una serie di combiinazioni tra unità che sono consentite in AoS e non in WHFB e che hanno una loro dimensione tattica nuova ed interessante. Immaginiamo la seguente:
L L L L L L
L A A A A L
L A A A A L
L A A A A L

Dove L sono lancieri e A sono arcieri.
Questa formazione è assolutamente legittima e, visto che modelli amici non bloccano la linea di tiro, gli arcieri all'interno possono riposizionarsi sul campo tirando lungo il percorso e rimanendo protetti dai loro commilitoni.

Altro aspetto importante in AoS è il range delle armi differente anche per le armi da mischia. Così, ad esempio, mentre una spada ha 1" di raggio d'azione, la lancia ne ha 2".
Risulta quindi evidente che uno schieramento su due linee di due unità con spadaccini davanti e lancieri dietro sia assolutamente praticabile e, se caricati gli spadaccini, riceveranno anche il supporto dei lancieri.
Altro elemento collegato a questo, ma sotto un profilo diverso, è il fatto che, sulla base delle abilità a disposizione, ogni unità si comporterà in maniera differente a seconda della vicinanza o meno di altre unità o personaggi che "attivano" tali abilità. Anche questo aspetto è molto interessante, presuppone una profonda conoscenza delle warscrolls e la capacità di attivare tali abilità/trappole nel momento e nella situazione opportuni nel corso della battaglia.

Un altro aspetto tatticamente fondamentale è la distanza tra le unità. Questo perché qualsiasi unità entro 3" da una nemica può fare il movimento di ammassamento per portare quanti più modelli in combattimento, anche se non è stata direttamente caricata. Quindi, il vecchio concetto dei distaccamenti imperiali diventa qui estendibile, in un certo senso, a tutti gli eserciti.

Questi sono tutti elementi che, salvo mia interpretazione erronea delle regole, posizionano AoS differentemente rispetto ai giochi a cui siamo abituati. Non migliore né necessariamente peggiore; differente e nuovo.

Mi ricollego qui a quanto detto in uno dei post precedenti. Tutte queste considerazioni mi inducono a pensare che AoS funzioni molto meglio se giocato su larga scala, proprio per via di tutte le combinazioni possibili ed immaginabili.

Lascio per ultima una considerazione che avevo espresso a margine del mio "battle report": l'ordine di combattimento. Ho già specificato le potenzialità di questa regola da un punto di vista di scelta tattica del giocatore, ma anche evidenziato i possibili limiti ed i dubbi che questo sistema mi suscita pensando di applicarlo a grandi battaglie con tanti scontri simultanei.

Voi cosa ne pensate?
Last edited by Baldovino I on 24 Jul 2015, 11:55, edited 1 time in total.
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