[AoS][BG][Regole] Daughters of Khaine

Discussioni su Warhammer Fantasy Battles o Age of Sigmar
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Baldovino I
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[AoS][BG][Regole] Daughters of Khaine

Post by Baldovino I »

Ho quasi terminato la lettura del battletome delle Figlie di Khaine. Sinceramente mi è piaciuto. Forse finora è stata la lettura più piacevole legata ad AoS. Ho già avuto modo di sintetizzare il BG in un altro post, ma per comodità lo riporto qui sotto, integrandolo con quei pochi passaggi importanti tralasciati allora.

Troviamo Morathi agli albori dell'era del mito. Un essere che inizialmente si risveglia nel buio, poco a poco riacquisendo consapevolezza di ciò che era stato e odiando profondamente ciò in cui era stata trasformata. Inizialmente, il modo in cui era riuscita a farsi rigurgitare da Slaanesh rimane un segreto gelosamente custodito.

Nel vecchio mondo, utilizzava la magia del sangue ed i sacrifici a Khaine per tenersi giovane e bella. Nella nuova realtà Morathi scopre con orrore che ciò non basta più.

Ricorre pertanto alle magie dell'ombra, di Ulgu. Siccome all'inizio si sentiva sola soletta, evocò alcuni elementali della nebbia e demoni ombra per avere un po' di compagnia (insomma, per non doversi trastullare da sola). Con essi attraversò le 13 regioni di Ulgu.

Si odia perché la sua nuova vera forma le ricorda il Caos e Slaanesh. Grazie all'aiuto e agli insegnamenti dei suoi amanti demoni d'ombra, ha imparato a nascondere il proprio aspetto, mostrando la sua originale bellezza e il suo splendora. Tuttavia, sentimenti forti come rabbia o passione dissipano il velo della magia dell'ombra, rivelando la sua vera forma.

Più tardi incontrò Malekith rinato Malerion e, come da vecchia abitudine, non è che il perno principale del loro rapporto fosse l'amore madre-figlio... Diciamo che Morathi era piuttosto invidiosetta di Malerion: suo figlio era diventato un dio immortale, un maestro della magia delle ombre più potente di lei.
Nonostante questo rapporto non proprio idilliaco, madre e figlio collaborarono per combattere il Caos, e specialmente Slaanesh. Si unirono al pantheon di Sigmar e portarono la civiltà e gli insegnamenti della magia nei Reami Mortali.

Mentre facevano parte della Grande Alleanza, né Morathi né Malerion riponevano piena fiducia l'una nell'altro.
Uno dei grossi crucci dei membri aelfici del pantheon era che, al di là di un nucleo di elfi residenti su Azyr, non riuscivano a trovare in nessun altro reame nessun altro esponente della loro razza.

Morathi fu da subito messa ai margini del pantheon di Sigmar, gli altri dei non fidandosi minimamente di lei, soprattutto essendo riusciti a penetrare il velo di illusione delle sue magie e avendone contemplato le vere fattezze. Fu in quel momento che Morathi si dichiarò Sommo Oracolo di Khaine, dichiarando che il dio parlasse attraverso la sua voce. In questo modo riuscì ad attrarre a sé le streghe elfe che abitavano Azyr.

Malerion concesse a sua madre un piccolo lembo di terra a Ulgu, il posto più ostile e impenetrabile che ci fosse, probabilmente confidando che lei e i suoi seguaci non facessero mai più ritorno. Ovviamente stava sottovalutando il potere di Morathi che in quella regione inospitale costruì il primo tempio dedicato a Khaine, Hagg Nar. Lì, non solo Morathi e le sue discepoli sopravvissero, ma iniziarono anche a prosperare nell'ombra.

Più tardi, Malerion dovette presentarsi dalla madre per chiederle aiuto. Gli dei di Aelfen avevano finalmente trovato ciò che cercavano molto tempo - Slaanesh!

La trappola di Slaanesh
Dopo la distruzione del Mondo-che-Fu Slaanesh era scomparso. Il più giovane Dio del Caos si era nascosto, per poter digerire in santa pace la scorpacciata di anime elfe che aveva degustato.
Teclis udì le anime tormentate e divorate e, con l'aiuto dei suoi fari di luce (e di Tzeentch ...) che tutto vedono, individuò il nascondiglio del principe oscuro. Teclis, Tyrion e Malerion crearono un piano per far uscire Slaanesh allo scoperto. La partecipazione di Morathi all'impresa garantì l'equilibrio perfetto tra luce ed ombra.

Insieme, e sfruttando le energie di Hysh e Ulgu all'unisono, riuscirono ad imprigionare Slaanesh, come un insetto dentro una goccia d'ambra. Morathi spiegò ai tre dei come era riuscita a farsi rigurgutare da Slaanesh ed utilizzando tali conoscenze, i quattro iniziarono ad estrarre le anime dal ventre del principe oscuro.

Gli incantesimi dovevano assicurare che Slaanesh sarebbe rimasto intrappolato in equilibrio tra Hysh e Ulgu. Morathi, però, è riuscita ad alterare a suo favore questo equilibrio, ottenendone in cambio più anime di quanto inizialmente concordato.
Però, come effetto collaterale, Slaanesh si trova più vicino a Ulgu che a Hysh e, pertanto, i seguaci del dio degli eccessi riescono a percepirne la presenza, invadendo con continuità il reame di Ulgu e dando inizio alle guerra delle ombre.

Anime elfiche, imperi e divinità morte
A ciascuno degli dei, così come a Morathi fu data una parte delle anime di Elfi.
Essi hanno rimodellato le anime, forgiando nuove creature.
Teclis reclamò il primo lotto di anime elfiche che vennero liberati dallo stomaco di Slaanesh. Queste anime, chiamate i Chytái (i risvegliati), sono all'origine degli Idoneth (ne parlerò in un altro topic) che si rivelarono non essere all'altezza delle attese. I progetti futuri si dimostrarono migliori. In Hysh, Tyrion e Teclis hanno creato esseri luminosi, angelici, mentre Malerion ridisegnò le sue anime in qualcosa di oscuro, terribile e maestoso ...

Morathi mise le sue anime nel Máthcoir - un gigantesco calderone di ferro, e iniziò a creare Melusai e Khinerai secondo la sua stessa immagine (serpentina). Con le nuove anime e le creazioni che ne discesero, le figlie di Khaine iniziarono a crescere in potenza e numero.

Il Culto di Khaine
Morathi sosteneva che Khaine le parlava ancora e per questo si era fregiata del titolo di Sommo Oracolo.
Morathi inviò le sue seguaci ai quattro angoli del cosmo a caccia di schegge del dio elfico (questa cosa della raccolta di frammenti e schegge deve essere proprio un'ossessione in AoS).
Consumato dalla fine del Mondo-che-Fu, l'intero pantheon elfico precedente era stato distrutto. Eppure, la storia degli dei elfici ha una natura ciclica e la possibilità che un giorno potessero ritornare in qualche modo non poteva essere scartata.

Molti hanno cercato i frammenti di Khaine (Dei del Caos, Nagash e Malerion) e la maggior parte è stata rivendicata da Khorne!
Il dio del sangue ha usato questi elementi per forgiare le armi per i suoi più potenti Bloodthirsters.
Khorne però non era riuscito a spezzare il Cuore di Ferro di Khaine. Adirato e frustrato, lo scagliò lontano da se nei Reami Mortali.
Atterrò nella caverna di Kharybdar - il Padre di Kharybdisses.
Morathi sentì il cuore e ha tentato di sedurre la Bestia divina per impossessarsene. I sotterfugi non sono serviti e Morathi ha dovuto combattere con tutte le sue forze per avere ragione del mostro, portando con sé il cuore ad Hagg Nar. Nessuno sa cosa sia successo al povero Kharybdar...

Nonostante la presenza effettiva di un frammento vitale della divinità elfica, Morathi non ha nessuna intenzione di riportarlo in vita, ma utilizza il potere del cuore per i suoi interessi.

Il culto di Khaine è andato crescendo in continuazione, soprattutto dopo l'inizio dell'era di Sigmar. Quattro culti principali si sono sviluppati e hanno allargato la loro influenza in tutti reami combattendo a fianco delle forze dell'ordine quando Morathi ritenesse ciò conveniente ai suoi fini. La rivalità tra i "templi" può assumere contorni molto violenti e accesi, ma sono sempre utilizzati da Morathi a proprio vantaggio. Le Melusai e Khinerai sono assolutamente fedeli al Sommo Oracolo ed intervengono a spegnere sul nascere qualsiasi forma di malcontento e di dubbio sulle reali intenzioni di Morathi.

La società delle figlie di Khaine è assolutamente matriarcale. Morathi ha maledetto le anime maschie elfiche che ha ottenuto riducendoli in mera schiavitù. Quelli che, nonostante tutto, nascono abbastanza resistenti diventano i Doomfire Warlocks. Morathi li lega a sé con rune di controllo - anche se lei dice loro che sono lì per proteggere le loro anime da Slaanesh.
Titoli onorifici: TUTAN BALDON (quello che porto con più orgoglio);
GRUDGEBEARER ETERNAL (conquistato sul campo di Tilea);
fu SAN BALDO DA BRUXELLES
POPE of THE OLD WORLD
SAN PAPOWSKY DI TOW

Giochi a cui sto giocando (si fa per dire, ovviamente): Kow Armada; Cursed City; Rangers of shadowdeep; WHFB; Mighty Empires; SAGA (Age of Magic e Age of Crusades)

Pittura in corso:
Kislev: arcieri kisleviti a cavallo (7); Conti vampiro: scheletri (10);
Scenici: osservatorio del teschio; Bretonnia: 12 cavalieri appiedati, 3 pellegrini del graal; Mighty Empires: 3 segnalini eserciti, 3 segnalini nave, 1 segnalini città, 4 segnalini villaggio, 3 segnalini drago

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Baldovino I
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Re: [AoS][BG][Regole] Daughters of Khaine

Post by Baldovino I »

Questo per quanto riguarda il BG. Come si nota, tutto ruota intorno alla figura di Morathi. Questo è meno evidente da un punto di vista delle regole, la cui lettura non ho ancora terminato, ma è abbastanza avanzata per farmi esporre in questo senso.

Quello che mi ha colpito di questo esercito è che mi sembra il meglio caratterizzato da un punto di vista regolistico e da un punto di vista dello stile di combattimento. I tratti comando degli eroi e le abilità della fazione sono estremamente interessanti, così come la magia e le preghiere. Tutti i vantaggi sono molto coerenti e tendono ad aumentare le capacità offensive delle unità. Il tomo include anche un battleplan estremamente interessante che si aumenta tali caratteristiche in ogni turno in cui le figlie di khaine uccidono più nemici di quante perdite subiscano e viceversa.

Nel complesso, sono rimasto molto soddisfatto, sia del libro sia delle uscite, delle quali, però non ho ancora preso nulla, ma per le quali ho già di mio due unità di streghe e un calderone (con medusa e affini).

Avanzando nella lettura, cercherò di darvi ulteriori informazioni sulle battle formations, sulle unità e i personaggi.
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gianni
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Re: [AoS][BG][Regole] Daughters of Khaine

Post by gianni »

Ho letto con piacere grazie Baldo.
Titoli onorifici: Gianni il Bardo

Sto giocando a: Middle-Earth SBG, Kings of War, Firefight.

Sto dipingendo: Lothlorien, Warhammer Quest (1995), Northern Alliance, Asterians.
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