The Witcher 3 [recensione]
Posted: 17 Dec 2015, 0:32
E finalmente faccio la recensione di un gioco che mi e' piaciuto parecchio e che e' stato un ottima sorpresa: The Witcher 3 the Wild Hunt
Riassumo con:
Ottimo gioco, si vede che si sono impegnati molto nel farlo e probabilmente c'e' abbastanza contenuto per 1 gioco e mezzo (se non 2-3 per gli standard electronic arts). Secondo me e' un po' il nuovo termine di paragone per i RPG fantasy.
Ovvero:
Tanto per dirne una non mi aspettavo che sta roba mi piacesse cosi' tanto. I 2 episodi precedenti non mi sembravano un granche' (non li ho neanche finiti) ma questo e' stato un ottima sorpresa ed e' chiaro che lo studio che ha fatto sto gioco e' andato ben oltre il proprio dovere.
Inizio dai problemi (roba molto minore):
- L'ho giocato in inglese e qua e la ci sono problemi di traduzione dal polacco. Tanto per fare un esempio un mostro che e' chiaramente una cockatrice in alcuni casi viene tradotto come basilisk (ed in altri correttamente cockatrice). Ho chiesto a dei colleghi polacchi ed in effetti loro quella roba li la chiamano con un termine che sembra molto basilisk... Anche altri termini qua e la hanno lo stesso problema ma si tratta di una rarita' e ve ne accorgete se state molto attenti.
- Ci sono un paio di quest secondarie che non iniziano/finiscono correttamente (ma dovrebbero averle corrette nell'ultima patch)
- Il gioco e' immenso ed in certi casi e' facile trovarsi spaesati. Diciamo che il gioco non vi porta per manina piu' di tanto ma vi dice: queste sono le basi, vai!
- E' un po' piu' difficile della media degli RPG, diciamo che anche solo un mostro di 1-2 livelli in piu' del personaggio e' molto difficile da ammazzare. Non e' pero' ai livelli assurdi di dark souls...
- A differenza dello standard attuale non si puo' scegliere piu' di tanto il proprio personaggio. Nel senso che si gioca come Geralt e basta e si puo' scegliere un combattimento un po' piu' incentrato sulla magia o un po' piu' focalizzato sul corpo a corpo ma la cosa inizia e finisce li. Quindi niente livello di personalizzazione stile dragon age o skyrim. (il vantaggio pero' e' che la storia e' molto piu' personale, meno generica e piu' rilevante che negli altri giochi).
- Si base su una serie di libri di un tizio polacco (che non ho letto) e nel gioco ci sono parecchi riferimenti a personaggi/fatti del libro. Quindi certe cose possono essere un po' oscure se non avete letto i romanzi. Pero' personalmente non ne ho sentito la mancanza piu' di tanto.
- La trama principale e' un po' debole, e' chiaramente una scusa per fare andare Geralt dal punto A (piu' facile) al punto C (mostri di livello piu' alto) passando per B. Ad un certo punto poi si perdono un po' di vista i cattivi principali del gioco (sti Wild Hunt del titolo) che poi ricompaiono in pompa magna verso la fine.
La roba che mi e' piaciuta:
- E' immenso, ci avro' giocato un 100-130 ore o giu' di li.
- Le quest sono imprevedibili, delle volte si parte con l'intenzione di accoppare un mostro ma poi si finisce a fare qualcosa di radicalmente diverso. (che e' un ottima novita', pochissime quest sono lineari o ripetitive).
- Le quest piu' importanti (che riguarda dei personaggi di rilievo) hanno 2-3 finali. Quella principale ne ha 3 ed i differenti esiti non dipendono da un qualcosa scelto all'ultimo minuto (chi si ricorda i 3 bottoni di deus ex o l'ultima quest di mass effect?)
- E' eccellente graficamente, in certe occasioni mi sono fermato a guardare il tramonto o le luci in lontananza mentre cavalcavo verso la citta'. Anche le animazioni facciali sono notevolli durante i dialoghi. In effetti credo che ci siano due engine grafici, uno per il combattimento ed uno per i dialoghi...
- Geralt e' la star del gioco, e' un po' l'archetipo dell'eroe involontario che finisce sempre nei casini. E' anche un donnaiolo di prima categoria ma a differenza di altri persnaggi simili (tipo James Bond) finisce sempre per essere manipolato/usato dalle donzelle che frequenta. Fa parecchie battute piu' o meno geniali anche fuori dai diaoghi ad esempio quando dei mostri a caso lo attaccano per strana sembra piu' che altro infastidito (dice qualcosa tipo: "ma dai, ancora?") in una quest in cui deve recuperare una capra (!) se ne esce con "vieni qui pezzo di mer@!"
- E' un gioco molto adulto, al di la' di roba esplicita come violenza e sesso ci sono molte quest con un dei finali molto ambigui. Tipo in una quest si deve aiutare un tizio all ricerca della moglie, proseguendo viene fuori che il tizio la picchiava, che lei aveva avuto un aborto, che un altra figlia ce l'aveva a morte con il padre... Anche le quest che possono essere finite in piu' modi non finiscono sempre a tarallucci e vino, aiuti i ribelli (che vogliono l'indipendenza) o chi vuole annettersi al reame principale che offrirebbe piu' sicurezza ma meno indipendenza?
- Molte delle quest si possono saltare a pie' pari, anche la quest principale ha un bel pezzo che puo' essere tagliato. Quindi uno che vuole un esperienza piu' breve puo' andare gia' nell'area successiva (che pero' sara' piu' difficile dato che magari non ha fatto successivamente esperienza in quella precedente).
- C'e' un gioco di carte stile magic che si chiama Gwent, e c'e' anche una quest in cui bisogna sfidare diversi avversari in giro per il mondo (che si chiama Collect' em all ) . In pratica ogni volta che si vince una partita a Gwent l'avversario ci da soldi e/o carte particolari (ad esempio i personaggi piu' importanti danno carte uniche). E ci sono addirittura quest in cui si puo' scegliere di affrontare l'avversario a mazzate o farsi una partita di guent
E' cmq una parte opzionale, se non volete proprio averne a che fare nessuno vi obbliga. (come molte altre cose nel gioco)
alcune note di colore:
- per farsi pubblicita' (ed invogliare la gente a non rivendere il gioco) hanno rilasciato un tot di mini dlc extra, niente di soprendente ma cmq gradevoli.
- il primo DLC "heart of stone" ha una quest principale (di nuovo molto adulta e personale) piu' una serie di quest secondarie ed altri equipaggiamenti
- sta roba e' un po' l'orgoglio nazionale polacco: si basa su un libro polacco, realizzato da uno studio polacco (cdprojektred.com) e addirittura la statua nell'edizione limitata l'ha fatta Scibor (http://sciborminiatures.com/) un altro polacco. Ogni volta che dico ai miei colleghi polacchi che sto gioco e' un capolavoro i loro occhi sbrilluccicano.
- c'e' stata una polemica assurda dagli USA ( ) sul fatto che non ci fossero minoranze etniche in sto gioco. Qualcuno gli ha fatto notare che e' un fantasy polacco basato sul folklore polacco e che dovevano solo farsi furbi. Poi secondo me e' piu' razzista infilare minoranze etniche dove non ha senso solo per questioni di marketing come fanno in USA, vi ricordate di Idris Elba nella parte del dio vikingo Heimdall nel film di Thor?
- nella versione limited edition sono presente le carte per giocare a Gwent IRL
- nell'espansione (non so perche') ma hanno infilato diversi riferimenti a Mad Max fury road, dei cattivi ogni tanto urlano "what a lovely day!" e "I live, I die, I live again!"
- nella versione in inglese sia i nani che dei tizi umani stile vikingo parlano con due varianti dell'accento scozzese. In effetti un po' in qualunque film/gioco i nani parlano con l'accento scozzese, si vede che in questo caso si sono trovati a corto di accenti.
Riassumo con:
Ottimo gioco, si vede che si sono impegnati molto nel farlo e probabilmente c'e' abbastanza contenuto per 1 gioco e mezzo (se non 2-3 per gli standard electronic arts). Secondo me e' un po' il nuovo termine di paragone per i RPG fantasy.
Ovvero:
Tanto per dirne una non mi aspettavo che sta roba mi piacesse cosi' tanto. I 2 episodi precedenti non mi sembravano un granche' (non li ho neanche finiti) ma questo e' stato un ottima sorpresa ed e' chiaro che lo studio che ha fatto sto gioco e' andato ben oltre il proprio dovere.
Inizio dai problemi (roba molto minore):
- L'ho giocato in inglese e qua e la ci sono problemi di traduzione dal polacco. Tanto per fare un esempio un mostro che e' chiaramente una cockatrice in alcuni casi viene tradotto come basilisk (ed in altri correttamente cockatrice). Ho chiesto a dei colleghi polacchi ed in effetti loro quella roba li la chiamano con un termine che sembra molto basilisk... Anche altri termini qua e la hanno lo stesso problema ma si tratta di una rarita' e ve ne accorgete se state molto attenti.
- Ci sono un paio di quest secondarie che non iniziano/finiscono correttamente (ma dovrebbero averle corrette nell'ultima patch)
- Il gioco e' immenso ed in certi casi e' facile trovarsi spaesati. Diciamo che il gioco non vi porta per manina piu' di tanto ma vi dice: queste sono le basi, vai!
- E' un po' piu' difficile della media degli RPG, diciamo che anche solo un mostro di 1-2 livelli in piu' del personaggio e' molto difficile da ammazzare. Non e' pero' ai livelli assurdi di dark souls...
- A differenza dello standard attuale non si puo' scegliere piu' di tanto il proprio personaggio. Nel senso che si gioca come Geralt e basta e si puo' scegliere un combattimento un po' piu' incentrato sulla magia o un po' piu' focalizzato sul corpo a corpo ma la cosa inizia e finisce li. Quindi niente livello di personalizzazione stile dragon age o skyrim. (il vantaggio pero' e' che la storia e' molto piu' personale, meno generica e piu' rilevante che negli altri giochi).
- Si base su una serie di libri di un tizio polacco (che non ho letto) e nel gioco ci sono parecchi riferimenti a personaggi/fatti del libro. Quindi certe cose possono essere un po' oscure se non avete letto i romanzi. Pero' personalmente non ne ho sentito la mancanza piu' di tanto.
- La trama principale e' un po' debole, e' chiaramente una scusa per fare andare Geralt dal punto A (piu' facile) al punto C (mostri di livello piu' alto) passando per B. Ad un certo punto poi si perdono un po' di vista i cattivi principali del gioco (sti Wild Hunt del titolo) che poi ricompaiono in pompa magna verso la fine.
La roba che mi e' piaciuta:
- E' immenso, ci avro' giocato un 100-130 ore o giu' di li.
- Le quest sono imprevedibili, delle volte si parte con l'intenzione di accoppare un mostro ma poi si finisce a fare qualcosa di radicalmente diverso. (che e' un ottima novita', pochissime quest sono lineari o ripetitive).
- Le quest piu' importanti (che riguarda dei personaggi di rilievo) hanno 2-3 finali. Quella principale ne ha 3 ed i differenti esiti non dipendono da un qualcosa scelto all'ultimo minuto (chi si ricorda i 3 bottoni di deus ex o l'ultima quest di mass effect?)
- E' eccellente graficamente, in certe occasioni mi sono fermato a guardare il tramonto o le luci in lontananza mentre cavalcavo verso la citta'. Anche le animazioni facciali sono notevolli durante i dialoghi. In effetti credo che ci siano due engine grafici, uno per il combattimento ed uno per i dialoghi...
- Geralt e' la star del gioco, e' un po' l'archetipo dell'eroe involontario che finisce sempre nei casini. E' anche un donnaiolo di prima categoria ma a differenza di altri persnaggi simili (tipo James Bond) finisce sempre per essere manipolato/usato dalle donzelle che frequenta. Fa parecchie battute piu' o meno geniali anche fuori dai diaoghi ad esempio quando dei mostri a caso lo attaccano per strana sembra piu' che altro infastidito (dice qualcosa tipo: "ma dai, ancora?") in una quest in cui deve recuperare una capra (!) se ne esce con "vieni qui pezzo di mer@!"
- E' un gioco molto adulto, al di la' di roba esplicita come violenza e sesso ci sono molte quest con un dei finali molto ambigui. Tipo in una quest si deve aiutare un tizio all ricerca della moglie, proseguendo viene fuori che il tizio la picchiava, che lei aveva avuto un aborto, che un altra figlia ce l'aveva a morte con il padre... Anche le quest che possono essere finite in piu' modi non finiscono sempre a tarallucci e vino, aiuti i ribelli (che vogliono l'indipendenza) o chi vuole annettersi al reame principale che offrirebbe piu' sicurezza ma meno indipendenza?
- Molte delle quest si possono saltare a pie' pari, anche la quest principale ha un bel pezzo che puo' essere tagliato. Quindi uno che vuole un esperienza piu' breve puo' andare gia' nell'area successiva (che pero' sara' piu' difficile dato che magari non ha fatto successivamente esperienza in quella precedente).
- C'e' un gioco di carte stile magic che si chiama Gwent, e c'e' anche una quest in cui bisogna sfidare diversi avversari in giro per il mondo (che si chiama Collect' em all ) . In pratica ogni volta che si vince una partita a Gwent l'avversario ci da soldi e/o carte particolari (ad esempio i personaggi piu' importanti danno carte uniche). E ci sono addirittura quest in cui si puo' scegliere di affrontare l'avversario a mazzate o farsi una partita di guent
E' cmq una parte opzionale, se non volete proprio averne a che fare nessuno vi obbliga. (come molte altre cose nel gioco)
alcune note di colore:
- per farsi pubblicita' (ed invogliare la gente a non rivendere il gioco) hanno rilasciato un tot di mini dlc extra, niente di soprendente ma cmq gradevoli.
- il primo DLC "heart of stone" ha una quest principale (di nuovo molto adulta e personale) piu' una serie di quest secondarie ed altri equipaggiamenti
- sta roba e' un po' l'orgoglio nazionale polacco: si basa su un libro polacco, realizzato da uno studio polacco (cdprojektred.com) e addirittura la statua nell'edizione limitata l'ha fatta Scibor (http://sciborminiatures.com/) un altro polacco. Ogni volta che dico ai miei colleghi polacchi che sto gioco e' un capolavoro i loro occhi sbrilluccicano.
- c'e' stata una polemica assurda dagli USA ( ) sul fatto che non ci fossero minoranze etniche in sto gioco. Qualcuno gli ha fatto notare che e' un fantasy polacco basato sul folklore polacco e che dovevano solo farsi furbi. Poi secondo me e' piu' razzista infilare minoranze etniche dove non ha senso solo per questioni di marketing come fanno in USA, vi ricordate di Idris Elba nella parte del dio vikingo Heimdall nel film di Thor?
- nella versione limited edition sono presente le carte per giocare a Gwent IRL
- nell'espansione (non so perche') ma hanno infilato diversi riferimenti a Mad Max fury road, dei cattivi ogni tanto urlano "what a lovely day!" e "I live, I die, I live again!"
- nella versione in inglese sia i nani che dei tizi umani stile vikingo parlano con due varianti dell'accento scozzese. In effetti un po' in qualunque film/gioco i nani parlano con l'accento scozzese, si vede che in questo caso si sono trovati a corto di accenti.