[NARR1] L'assedio

Questa sezione è dedicata ai libri ed ai fumetti. Tra questi, come non citare il mitico Ratman ?!?
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Godel
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[NARR1] L'assedio

Post by Godel »

Una luce accecante, più intensa della luce di mille soli: il cielo si colorò di tonalità mai viste, prima di essere ricoperto dalla più tetra oscurità. Passarono pochi minuti, poi arrivarono il vento infernale e il boato: un vento impetuoso come nessuno prima di allora, caldo come lava vulcanica e soffocante come la sabbia del deserto. Tutti coloro che non erano al riparo vennero corrosi vivi da quella nuvola di morte. Ich’Naboq, il grande campione di Crak-Nagarok, si era issato sulle mura, spada e scudo in mano per sfidare la nuvola infernale: precipitò a terra poco dopo, avvolto in una fiamma violacea che sconvolgeva in modo orribile le sue membra. Quando il fuoco si estinse, di lui non rimaneva neppure la cenere.
Con il vento era anche giunto il boato dell’esplosione: un sibilo spettrale che andava via via crescendo, fino a diventare talmente acuto da uccidere molti colpendoli al cervello.
L’oscurità diventava sempre più opprimente, nel cielo rannuvolato si poteva udire il suono di ali membranose e di artigli: stridii, urla, fiamme che cadevano dal cielo. Poi incominciò a nevicare: faceva freddo e cadeva una strana neve bluastra dalle nubi: quelli che, per qualche motivo, assaggiarono quella neve, furono colti da tremende convulsioni e lasciarono nell’agonia questo mondo. Nella confusione e nell’incertezza più totale, solo i sauri mantenevano la calma: guidati da un ordine telepatico, confluirono dalle caserme sulle mura e sui bastioni a nord: le macchine da guerra vennero preparate e caricate. Di li a poco ci sarebbe stata battaglia.
Mentre nella città avvenivano queste cose, una voce si diffuse ed echeggiò nel cielo: “Tremate di fronte al mio cospetto: sono il Caos, distruttrice di mondi!”
Il giorno seguente videro gli splendidi vascelli argentati degli Antichi dirigersi verso nord: la luce che li circondava rischiarava un poco le tenebre che avvolgevano ormai da tre giorni Gaia. Li videro, e il loro morale venne enormemente risollevato: ma l’effetto durò poco, così come poco resistettero gli Antichi. Non si erano ancora allontanati molto dalla nostra città che iniziò il combattimento: raggi di luce, fulmini, esplosioni. Era uno spettacolo impressionante, e ancora di più perché, una ad una, le navi degli Antichi vennero tutte distrutte da avversari formidabili ma invisibili. Passarono ancora poche ore, poi i monoliti sacri posti sulle colline attorno a Crak-Nagarok iniziarono a vibrare, si illuminarono e scagliarono a loro volta fulmini multicolore contro dei nemici che ancora non era dato di vedere. Le difese esterne della città si erano attivate per la prima volta da quando vennero innalzate. A quel punto uscì dal tempio il Reverendissimo Lord Xipa-Laca e così si rivolse ai soldati:

“Figli degli Dei Antichi. Un’ora triste è giunta per noi, per il nostro impero e per il nostro mondo: gli Antichi, nostri progenitori, sono stati sconfitti dagli esseri più abominevoli dell’intero cosmo, i demoni al servizio del Caos. Lo scontro che ci aspetta è assolutamente impari: loro sono infiniti, noi pochi. Nonostante questo, il destino di questo mondo è ora nelle mani nostre, degli Elfi e dei Nani. Gli Elfi e i Nani hanno unito le loro forze e stanno tenendo le terre al di là dell’oceano da circa cinque giorni. Ora il Caos cercherà di sfondare dalla nostra parte, puntando sulle città di Lustria e, in special modo su Itza. Itza non è pronta, ha bisogno di tempo, e tempo e ciò che le daremo: sono state sigillate tutte le stanze e nascoste le reliquie. Affronteremo ora, insieme alle altre città del nord, la nostra morte, ma che il sangue che versiamo possa alimentare la fioca scintilla della speranza. Per Crak-Nagarok e per il mondo! Alle mura!”

Infine era dunque giunto il momento: la fine era certa e vicina.
Ma una scena riempì il cuore di tutti gli uomini lucertola di coraggio e determinazione: vennero accesi i fuochi di segnalazione sulla cima delle torri. Minuscole scintille in un mare di oscurità: uno dopo l’altro, migliaia di tali fuochi si accesero in ogni angolo, su ogni monte del territorio a sud della città. Migliaia che combattevano insieme a loro e, all’orizzonte, dietro alle montagne, un tenue chiarore: la torre di Itza era accesa. La speranza divampava.
Le difese esterne vennero superate in poche ore e nella piana gelata confluirono esseri mostruosi, vere aberrazioni della natura: piccoli esseri cangianti, guerrieri ferini, carcasse putrescenti o viziose entità simili a elfi. Nere creature alate oscuravano ulteriormente il cielo, mentre esseri torreggianti, alti più di una cinquantina di metri, si facevano largo nella marea pulsante. Le difese cittadine vennero allora attivate: uno ad uno, i trabucchi e i cannoni al plasma vomitarono una pioggia di proiettili sugli assalitori. I primi, con semplice efficacia, spiaccicavano i demoni che tentavano di avvicinarsi e, in qualche occasione, spedirono a terra anche i demoni maggiori e le più grandi aberrazioni che si facevano largo tra la massa. I cannoni al plasma eruttavano metallo incandescente che, misto alla neve malsana e ai fulmini innaturali, rendeva il paesaggio apocalittico: la dove il proiettile colpiva il terreno, si apriva un cratere enorme con corpi di demoni dilaniati e bruciati. Una volta avvicinatosi ancora di più, fu il turno delle armi da tiro convenzionali e della magia degli Slann: nugoli di frecce, dardi, quadrelle e giavellotti si diressero come una nube omicida contro lo schieramento demoniaco, mentre i potenti signori della città evocavano ogni sorta di portento per arginare la marea caotica. Dopo la prima ora di assalto sembrò che Crak-Nagarok potesse resistere, dato che i demoni venivano falcidiati prima ancora che potessero avvicinarsi alle mura.
L’assalto vero ebbe luogo dopo poco tempo: i demoni cangianti, insieme ai loro patroni proteiformi, iniziarono a rispondere al fuoco con magie terribili. Vennero colpiti principalmente i serventi delle macchine da guerra, che vennero mutati e trasformati in demoni orribili e letali: al tempo stesso, gli esseri ferini e i putrescenti assaltarono le mura e portarono, in poco tempo, il combattimento sugli spalti. La furia guerriera dei primi e la resistenza dei secondi non era certo superiore a quella dei guerrieri sauri, ma questi ultimi erano in numero decisamente inferiore, e ogni perdita subita faceva aumentare enormemente la pressione sulla sezione di muro assaltata. I demoni maggiori inoltre erano delle vere e proprie bestie da corpo a corpo: si narra che ben sette anziani sauri, combattendo insieme, vennero sconfitti da una sola di queste bestie, denominate in seguito Divoratori. La battaglia sugli spalti e nelle strade della città durò sette giorni, e fu caratterizzata da atti di eroismo incredibile: sicuramente da ricordare è la resistenza nella piazza delle Ore. Cinquanta sauri tennero la piazza per due giorni interi, rallentando così la marea: la punizione per questo ostacolo da parte degli dei oscuri fu terribile, in quanto i corpi e le anime dei guerrieri sauri vennero fusi per sempre alle pietre della pavimentazione della piazza.
Dopo i sette giorni di resistenza in città e i cinque nell’edificio del tempio, agli occhi degli uomini lucertola di Crak-Nagarok si presentò un visione terribile: nella notte, le luci di segnalazione delle città vicine stavano una ad una scomparendo, sostituite da un’aura di oscurità e maledizione. Dopo tre settimane di resistenza, l’unica luce nel continente nord ancora accesa era quella di Crak-Nagarok: l’esercito della città era ormai ridotto a circa cento cavalieri sauri e al sire stesso della città, Xipa-Laca. Tutte le orde demoniache erano confluite sulla città, desiderose di abbatterla per prime e ricevere così premi dai loro dei oscuri. Con un immane sforzo di volontà che lasciò lo slann notevolmente indebolito, il portale delle stelle venne attivato e venne creata una via sicura verso Itza: furono inviati a Itza gli scribi scinchi (i quali avevano nel frattempo registrato un gran numero di dati sui punti di forza e di debolezza degli assalitori), tutte le reliquie e le piastre sacre, nonché i dispositivi principali per far funzionare il monolito maximus e il cancello delle stelle. Venne offerta anche a chi volesse tra i sauri l’opportunità di unirsi ai ranghi di Itza, ma nessuno volle abbandonare la propria città. Così si chiuse per l’ultima volta il portale della città di Crak-Nagarok, sulle cui macerie sorge ora la cittadella di Naggarond.
I sauri su naggaronte guidarono un’ultima sortita fuori dalle mura del tempio: cento cavalieri in carica penetrarono a fondo nello schieramento avversario, per poi essere falcidiati uno ad uno. Si dice che l’ultimo sauro di Crak-Nagarok, vedendo i suoi fratelli decimati, sia stato colto da una rabbia tale da servirsi dei corpi dei demoni uccisi come armi: combattendo così si fece largo fino ad un demone maggiore Signore del Mutamento. Non fece in tempo a sfidare l’avversario che questi lo aveva già colpito con un vile incantesimo a distanza.
Rimaneva solo il tempio da prendere, senza difensori, ad eccezione del signore della città: la sua magia avrebbe potuto tenere impegnati ancora per un giorno o due i demoni, e ciò non era tollerabile: si fece così avanti l’Eletto, il campione prescelto del Caos, un miserevole umano che, animato dall’invidia per i grandi dei Antichi, aveva instillato in loro la corruzione e aveva manomesso i portali polari.
La protezione degli dei del Caos era grande su di lui, cosicchè gli incantesimi dello stremato sacerdote Slann non furono per nulla efficaci: in pochi minuti, la lama di Morkar-così si chiamava l’Eletto- era affondata nel corpo del mago. Mentre Morkar pregustava già la vittoria, Xipa-Laca così lo apostrofò, con una voce che oramai si riduceva a sussurro:

“Stolto, hai compiuto esattamente ciò che le stelle preannunciavano. Se prima la nostra vittoria era incerta, ora è sicura. Tu non puoi essere battuto da me in queste condizioni, ma c’è chi è più forte di me, e di te, e la tua fretta ti ha portato in una trappola che ti costerà caro. Sabbie del tempo, siate fortezza per questa regione: che gli esseri empii non possano uscirne prima della prossima luna!”

Così dicendo, Xipa-Laca spirò, e con esso la città di Crak-Nagarok cessò di esistere. Quando i demoni tentarono di muoversi verso sud, scoprirono che al livello della città, in tutti i luoghi del mondo, si era creata una sorta di barriera insuperabile che sarebbe scomparsa solo di li ad un mese.
Non si conosce il fato degli Antichi con esattezza, se cioè essi fuggirono o piuttosto perirono tutti nella guerra. Sta di fatto che gli Slann si dovettero assumere il grave incarico di difendere il mondo dalla minaccia del Caos. Le difese che gli Antichi avevano apprestato per gli C’Tan si rivelarono preziose anche contro i demoni, facendo guadagnare sempre più tempo alle città per rinforzare i presidi e chiamare alle armi tutti gli alleati. Le città di Uomini Lucertola di Naggaroth come Crak-Nagarok vennero sacrificate, mentre la Lustria, le Terre Meridionali e le Isole del Drago si preparavano alla guerra. Ogni roccaforte ha la sua storia, così come hanno la loro storia gli Elfi e i Nani, ma noi ci occuperemo della sola Itza.


[continua]
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regina dei gatti
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Re: [NARR1] L'assedio

Post by regina dei gatti »

Letto tutto d’un fiato, molto appassionante e ben scritto.
Leggendo questo brano, mi sembra di intuire che ami molto gli uomini lucertola e che hai grande stima nello slan, e qui concordo appieno con te! Molto personali e singolari anche alcune scelte da te fatte all’interno del testo. Aspetto di leggere il resto. ;)
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Godel
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Re: [NARR1] L'assedio

Post by Godel »

eheheh

14 anni di whfb, e gioco solo lucertole^^


metto a posto un paio di incongruenze, e passiamo alla seconda parte de L'Assedio

^^

ps

magari faccio anche il trailer, in formato GAT ^^
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reVenAnt
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Re: [NARR1] L'assedio

Post by reVenAnt »

Per ora l'ho letto, e non è per niente male!
Molto "retroscena", visto il periodo in cui è ambientato, scelta secondo me azzeccatissima!

Alcune scene sono davvero evocative, come i lumi delle varie città, che mi ha ricordato la scena de "Il Signore degli Anelli, Le due Torri"!
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regina dei gatti
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Re: [NARR1] L'assedio

Post by regina dei gatti »

Godel wrote:...metto a posto un paio di incongruenze...
Le ho notate anche io, ma credevo facessero parte della tua personalizzazione della storia. Tutto sommato essendo un racconto personale è giusto che sia creativo, non trovi ? Forse lo migliorano, non saprei, ma sicuramente lo rendono unico. Bo, decidi tu.
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Godel
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Re: [NARR1] L'assedio

Post by Godel »

reVenAnt wrote:Per ora l'ho letto, e non è per niente male!
Molto "retroscena", visto il periodo in cui è ambientato, scelta secondo me azzeccatissima!

Alcune scene sono davvero evocative, come i lumi delle varie città, che mi ha ricordato la scena de "Il Signore degli Anelli, Le due Torri"!
liberamente tratto^^

se la ritrovo, vi faccio vedere come intendo io le piramidi dei lizard (non le ciofeche made in GW)


inolte, nel mio BG le luci di segnalazione sono, come l'illuminazione delle città, generate dai flussi magici che fluiscono in appositi cristalli. Dovete immaginare un mondo invaso dalle tenebre, più buio della notte più buia, e tante luci bianche e intense che indicano le città: e la luce di Itza la Grande che come un'alba illumina l'orizzonte...

si, adoro gli uomini lucertola^^

per le incongruenze, si sono volute..il BG della GW è pietoso...accettabile in quinta, poi è diventato veramente pessimo...

le incongruenze che però devo eliminare sono alcune cose che, però, non gradisco troppo nemmeno io.


ps

aspettatevi dei sauri particolarmente "intelligenti", non quegli automi idioti che ci passa la GW
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Godel
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Re: [NARR1] L'assedio

Post by Godel »

ogre panciuto wrote:difficile solo da credere l'umano che mette in scacco gli antichi... all'epoca poco piu che cavernicoli, khemriti compresi... piu che poco attendibile è surreale

eheheh

ci sono umani e Umani

;-P

no scherzi a parte, capisco la critica ma ho fatto un po' di modifche, come ho detto...

nel mio BG esiste una razza di umani un filo più...perfetta rispetto agli umani come noi...esseri con poteri decisamente più forti rispetto a quelli attuali, che hanno tradito in massa (angeli ribelli... ;-P )

altrimenti non avrei saputo spiegare come sarebbe potuto avvenire il collasso dei portali (che rimane tuttora un mistero nel bg della GW)


mi rendo conto che le mie modifche possano spiazzare...

se qualche cosa non torna, chiedete pure!
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regina dei gatti
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Re: [NARR1] L'assedio

Post by regina dei gatti »

Godel wrote:...Vennero colpiti principalmente i serventi delle macchine da guerra, che vennero mutati e trasformati in demoni orribili e letali...
Qui mi sfugge una domanda, a difesa della città ci sono solo uomini lucertola o anche razze alleate che stanno dando manforte come nani o elfi ? Razze queste evidentemente già alleate in quanto vengono citate giusto poco prima dallo Slan come già schierate e pronte alla lotta. Anche perché mi sembra singolare immaginarmi un uomo lucertola che subisce le mutazioni del caos. O fa tutto parte del tuo piano ?

@Godel: Hai tutto il mio appoggio per questo BG, non è certo facile parlare della notte dei tempi! E poi il soggetto è veramente indovinato. :y:
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Re: [NARR1] L'assedio

Post by Godel »

regina dei gatti wrote:
Godel wrote:...Vennero colpiti principalmente i serventi delle macchine da guerra, che vennero mutati e trasformati in demoni orribili e letali...
Qui mi sfugge una domanda, a difesa della città ci sono solo uomini lucertola o anche razze alleate che stanno dando manforte come nani o elfi ? Razze queste evidentemente già alleate in quanto vengono citate anche in seguito nel tuo racconto. Anche perché mi sembra singolare immaginarmi un uomo lucertola che subisce le mutazioni del caos.

@Godel: Hai tutto il mio appoggio per questo BG, non è certo facile parlare della notte dei tempi! E poi il soggetto è veramente indovinato. :y:

i nani e gli elfi stanno combattendo sull'Ulthuan e nel vecchio mondo, principalmente...

solo nelle fasi finali dell'assedio verranno in soccorso dei lizard (ai tempi le razze erano ancora amiche...amicizia che poi, col tempo, verrà...rinsaldata ;-P )


Grazie per i complimenti^^

avevo fatto anche un racconto "mitologico" della crazione del mondo di warhammer, ma metterlo ora, dopo questo passaggio, è un po' azzardato


Per le mutazioni, ahimè i lizard non ne sono immuni anche da BG ufficiale: a parte quelle dovute all'energia diretta del Chaos (fulmini schifosi etc..), ma la mutapietra nelle pozze della nascita e l'influsso della luna del chaos hanno dato origine a progeniture mutate o, perlomeno, maledette (spunto per uno dei miei Eroi ;-P ).

Addirittura, gli Slann possono essere "controllati" dai demoni, e questo è BG di quinta edizione (un passaggio bellissimo che, non so perchè, non hanno mai riportato nei manuali successivi)

ps

piccole spiegazioni sono d'uopo:

-i lizard ai tempi sapevano usare una buona dose di macchine da guerra, tra cui anche cose molto futuristiche...sappiamo che gli Antichi avevano tale tecnologia ;-P sono le cose che poi, col tempo, sono diventate "oggetti magici" (il Bastone del sole perduto, che è un aggeggio a laser ;-P )

-il Monolito Maximus di cui si parla è la BASE di ogni città lizard nel mio BG: un macchinario alquanto complesso che regola l'energia magica delle linee di forza. Per questo deve essere sigillato, altrimenti i demoni avrebbero potuto impossessarsene e lasciare a secco tutta la rete, Itza compresa (rischio corso nella Guerra delle Ghirlande, alcuni millenni dopo ;-P )

Per qualsiasi altro dubbio, chiedete


pps

se alcuni nomi non vi sembrano da lizard, è perchè il racconto, tecnicamente, è riportato da un Tileano, uno studioso che usa indistintamente nomi originali e nomi della sua lingua...

Sono sempre più convinto che, finito il contest, sia opportuno postare TUTTO il lavoro... :-|
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Re: [NARR1] L'assedio

Post by Godel »

ogre panciuto wrote:
Godel wrote: altrimenti non avrei saputo spiegare come sarebbe potuto avvenire il collasso dei portali (che rimane tuttora un mistero nel bg della GW)
errore umano? ...ehm anfibio XD

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NOI NON SI SBAGLIA MAI!!!!

8-) 8-) 8-)
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Orcry
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Re: [NARR1] L'assedio

Post by Orcry »

Complimenti Godel. Davvero molto epico: scene di battaglia evocative e maestose! :clap:
I MIEI ESERCITI:
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"Il buono storico somiglia all'orco della fiaba: là dove fiuta carne umana, là sa che è la sua preda." March Bloch
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Godel
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Re: [NARR1] L'assedio

Post by Godel »

Signore di questa città era il venerabile Lord Kroak, più antico degli Slann, l’unico ad aver visto in volto gli Antichi.
Non appena avvenne la catastrofe, il Supremo ordinò a tutte le città dell’impero la resistenza ad oltranza: avrebbero dovuto resistere, aspettando che i loro creatori organizzassero una controoffensiva efficace. In realtà, quando venne a conoscenza della fine degli Antichi, Lord Kroak si trovò a dover coordinare tutte le forze della Luce esistenti sulla terra. Mentre le città a nord resistevano, il Supremo inviò delle richieste di aiuto a Elfi e Nani.
Egli fece predisporre tutte le armi che gli dei avevano lasciato loro, schierò poi trenta legioni intere di Saurus per presidiare le mura e le piazzeforti all’interno della città. Adottò anche l’abilità di cacciatori degli scinchi, ordinando loro di bersagliare i nemici che fossero entrati in città, dalle finestre, dagli archi di pietra e dai viottoli laterali.
Quando la città fu pronta, prima di sprofondare nella meditazione necessaria per affrontare tali nemici, pronunciò un discorso con voce tanto potente che si dice venne sentita anche nelle città vicine:

“Nell’oscurità e nell’orrore di un mondo che si sta frantumando,
noi che siamo gli eserciti dei veri creatori,
noi che eravamo antichi già all’alba dei tempi,
marceremo ancora una volta ed elimineremo tutto ciò che è caos e disordine,
poiché nostro è il vero cammino e nessuno ci disubbidirà.
Il nemico è alle nostre porte, ebbene fatelo entrare.
Il nemico ci colpisce, ebbene fatelo colpire.
Il nemico ci umilia, ci brucia la casa, uccide il compagno…
Lasciatelo fare, fate crescere la vostra rabbia, lasciate paura per vendetta,
esigete il tributo per ciò che ha fatto. Quando saprete di poter infligger il
maggior danno possibile, colpite, poiché nostra è la pazienza e la saggezza.
E se il timore dovesse prendere il vostro cuore, ricordatevi dei fratelli
Nel lontano nord, morti per dare a noi una possibilità! Ricordatevi di loro,
vendicateli, e che oggi la terra si pasca del sangue del Caos.
Alle mura soldati, per Itza e per il Mondo!”

Il ruggito di migliaia di Saurus si levò alto dalle bianche mura della città. Sembrava che la città stessa avesse preso vita e fosse pronta per difendersi. I saurus si posizionarono, le macchine da guerra vennero caricate e gli scinchi aspettarono, alcuni sulle mura, altri in città. I vari Slann salirono sulle torri, pronti a scatenare l’inferno sui nemici, mentre Lord Kroak, protetto dalla sua guardia del corpo, meditava. Archi di luce ed energia si sprigionavano dal suo corpo.
Infine giunse l’esercito dei demoni: una massa pulsante di milioni di creature diaboliche si stava scagliando contro la città. Alcuni si gettavano direttamente contro le mura, altri cercavano di bombardarla da lontano con magie immani. Il primo colpo provenne da un Signore del Mutamento: un fulmine violaceo partì dalle sue dita, volando velocemente verso gli spalti della prima cerchia: sempre più rapido, sempre più vicino. Esplose a pochi metri dalle mura, rivelando l’opera di settimane di preparazione da parte degli Slann: uno scudo di energia circondava la città, impedendo non solo alle magie di danneggiare le mura, ma agli stessi demoni di dare l’assalto. Infatti i mostri che artigliavano la magica barriera esplodevano in miriadi di fiamme colorate. Questa situazione procedette per diverse settimane, mentre l’artiglieria degli uomini lucertola vessava l’orda di demoni: semplici ma efficaci trabucchi e baliste scagliavano i loro proiettili nella marea multiforme, bandendo dal mondo decine di demoni per colpo; le vetuste armi degli Antichi riversavano maree di fuoco e luce incandescente sui nemici, mentre gli Slann evocavano piogge di meteore, terremoti e quant’altro per piegare la spina dorsale dell’attacco dei demoni. Così per undici settimane finchè, all’alba settantottesimo giorno, Lord Kroak non fu più in grado di mantenere la barriera magica. Con un ultimo, grande sforzo di volontà, la fece implodere, radendo al suolo la giungla attorno a Itza e dando così origine alla Piana della Battaglia: moltissimi demoni perirono colti dall’esplosione, ma ancora a milioni rimanevano, e non aspettavano altra occasione che assaltare la città.
Morkar, primo prescelto del Caos, così parlò ai propri soldati:

“Il tempo dei Falsi Dei è finito, veneriamo il Chaos!
Il Chaos è potenza, il Chaos è tutto!
Sangue per Khorne! Marciume per Nurgle!
Piacere per Slaneesh e Sapere per Tzeentch!
Radete al suolo quella città, e tutto questo sarà anche
Nostro! Abbattete le torri, scardinate le porte, sventrate i
Difensori! Lasciate il rospo a me!”

Con un boato, l’orda caotica occupò i metri che la separavano dalle mure, incurante delle frecce e dei colpi di catapulta che piovevano loro addosso. Le scale vennero issate e il combattimento sulle mura iniziò: i sauri usufruivano delle merlature per ripararsi, abbattendo i nemici prima che potessero creare delle teste di ponte sulle mura. Mentre questo accadeva, vennero sospinte verso le mura le torri d’assedio: sette torri d’assedio, su ognuna della quale stava un grande campione degli dei del Chaos. La resistenza sulle mura si fece presto più difficile: i nemici innalzavano scale contemporaneamente in troppi posti, e i primi gruppi di guerrieri iniziavano a formarsi sulle mura.
La situazione degenerò ulteriormente allorché le torri d’assedio toccarono gli spalti: sulle mura si riversarono decine e decine di demoni per volta, comandati da esseri dalla forza mostruosa. Presto la situazione sul primo spalto fu intollerabile, al punto che le truppe dovettero ritirarsi sul secondo piano. Rimasero solo i capitani di sette legioni, ormai ridotte a pochi effettivi: la tradizione non tramanda i nomi, ma vengono solo ricordati come i Sette. Essi trattennero da soli le orde sul primo spalto finchè tutte le truppe non si furono ritirate. Vennero poi sfidati dai campioni demoniaci in singolar tenzone e tutti uccisi a tradimento, mediante sacrileghe magie. La battaglia continuava ad infuriare al secondo piano delle mura, mentre al cancello i demoni tentavano di far breccia: tentarono prima con il mero numero, poi con semplici arieti, ma il portale era troppo resistente, e furono così costretti a ricorrere alla più empia macchina da guerra che mai abbia calcato la terra: una massa enorme, pulsante di carne, con un gigantesco, innaturale corno sulla fronte. I portali iniziavano così a cedere, prima lentamente, poi sempre di più.


Il comandante della legione adibita alla guardia del portale era morto sulle mura, colpito da una nera freccia, così le truppe si trovavano senza un capo, disorganizzate.
Ma ecco levarsi una voce, un giovane capitano sauro impugnare il bastone del comandante:

“Soldati, abbiamo piegato ogni mare, ogni terra a schiudere i suoi sentieri ai nostri passi impavidi,
abbiamo elevato in ogni contrada monumenti magnifici, alla maggior gloria dei nostri dei e della nostra città.
Per tale città caddero lottando questi morti, nobilmente saldi a non lasciarsela rapire: e così faremo noi!
Non ci piegheremo! Uniti! Saldi! Lancia pronta e scudo in mano!
Per Itza! Per Itza! Per Itza!”

Gli animi si infervorarono, i sauri si raccolsero nella via principale, davanti al portale, e aspettarono. Un colpo, e la porta si frantumò. Un colpo, e la porta si scardinò. Un colpo, e l’inferno fu sopra di loro.

“Scinchi, fuoco di copertura. Sauri, arretrate lentamente…ora!”

La trappola era scattata: gli scinchi facevano piovere una nube di dardi dall’alto dei tetti, mentre i sauri, dopo aver arretrato, si erano bloccati e reggevano superbamente la marea di nemici; ma, cosa ancora più incredibile, i Kroxigor, armati per l’occasione, si erano gettati nel mezzo dello schieramento, menando fendenti a destra e a mancina. La battaglia si era dunque spostata all’interno del primo livello, tra le case. Nel frattempo, i difensori delle mura erano stati completamente spazzati via e il nemico dilagava in città da ogni dove, contrastato solo dagli scinchi. Le imboscate tese permisero la resistenza per ben tre giorni di combattimento serrato.
In questi giorni nacquero molte delle leggende che ancora oggi guidano l’esercito di Itza: il giovane capitano del cancello è Lotl Botl, ora comandante della Legio Taurus. Dimostrò spiccate abilità di comando, nonché strategiche: molte furono gli agguati tesi dai sauri al suo comando, molte le finte ritirate e le trappole, mentre, quando i soldati stavano per cedere, riusciva sempre a rinvigorire il loro animo, spronandoli a combattere sino alla morte.
Lord Noma Copetel deviò il corso del vicino fiume, sommergendo così il gruppo troppo forte di demoni che si stava radunando nella zona portuale.
Leggendario è stato lo Spettro di Itza, ovvero Oxayotl: uno scinco molto particolare, diverso dagli altri, che grazie alle sue abilità mimetiche e alla sua cerbottana magica, decretò la fine di molti comandanti nemici, nonché l’inchiodamento di numerose unità, timorose di essere nuovamente colpite dalla tremenda scarica dello Spettro.
Senza nessun preavviso numerosi dardi si conficcavano nelle carni dei nemici, seminando morte e panico, e quando venivano inviati dei soldati per eliminare l’assalitore, essi non trovavano nulla, se non una nuvola di nero fumo che si diradava.
La più grande impresa di tutta la guerra venne però compiuta dal Kroxigor Nakai e da Itz, spirito della Giungla: essi si trovarono soli a dover difendere il ponte delle Stelle, che univa Itza alla sponda opposta del fiume. Per questo ponte avrebbero dovuto passare i rinforzi provenienti da Nord, nel caso in cui fossero giunti, e non era contemplata la perdita: bisognava tenerlo. Presto però i due eroi si trovarono soli, mentre l’esercito nemico era già avanzato di due livelli sulle mura: erano tagliati fuori ed isolati.
Allora una grande luce illuminò la città, l’aria divenne pesante e il tempo si fermò: Itz era sparito, ma Nakai ora sembrava più grande, più feroce, più saggio; una luce tenue ma diffusa si spargeva dal suo corpo, mentre il novello eroe si scagliava contro i nemici sul ponte.
Vibrò colpi a destra e a mancina, smembrando e mozzando arti corrotti di demoni: presto la sua arma si frantumò ed egli iniziò a combattere a mani nude, spaccando i crani ai nemici e scagliando i più grossi nel fiume, dove attendevano piranha e coccodrilli; le acque divennero velocemente nere per lo schiumante icore demoniaco.
Accadeva questo mentre l’esercito demoniaco aveva già sfondato le difese cittadine ed aveva assaltato il secondo livello: la difesa fu molto più difficile, poiché le case procuravano una certa protezione ai nemici e l’artiglieria poteva colpire solo i nemici fuori dalle mura. La situazione si stava facendo sempre più disperata e, quando anche il secondo livello fu conquistato, molte legioni non si ritirarono per portare un ultimo, pesante attacco alle linee dei demoni. L’attacco fu coordinato dal generale della XXV Legio Ursa, il generale Li’Tcha:

“Gettate i vostri scudi, non difendevi! Con la mano libera prendete un’altra arma, riduciamo in poltiglia quegli
esseri disgustosi! Morte!!!”

Dieci legioni si scagliarono contro l’onda demoniaca, causando ingenti danni, ma vennero falcidiate con estrema facilità dal mero numero degli attaccanti: nulla sembrava poter affrontare quella marea proteiforme, neppure gli incantesimi più potenti di Kroak: statue degli dei venivano rianimate, combattevano a fianco degli uomini lucertola e cadevano insieme a loro. Vennero evocati ogni sorta di fenomeni, da colossali tempeste a grandini di fuoco. Ciononostante, a nulla valse la virtù dei soldati per impedire che anche il terzo e il quarto livello fossero presi.


[continua]


ps

come sempre, ci sono delle licenze...se una cosa non vi torna, chiedete^^
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reVenAnt
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Re: [NARR1] L'assedio

Post by reVenAnt »

Bellissimo capitolo questo, molto epico e gradevole alla lettura!

Trovo davvero azzeccatissima la descrizione alternata tra la battaglia a livello panoramico, e la descrizione dettagliata di particolari generali, eroi e figure di spicco!!

Ottimo lavoro!
Morgan
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Re: [NARR1] L'assedio

Post by Morgan »

Complimenti! Non conoscevo molto la storia degli uomini lucertola e siccome sono fra gli eserciti che mi piacciono di più mi ha fatto davvero piacere leggere questo racconto, bravo ;)
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regina dei gatti
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Re: [NARR1] L'assedio

Post by regina dei gatti »

Bello, sempre più appassionante e ben curato nei particolari.
Mi sembra di intuire che la chiave della vittoria (sempre se ce ne sarà una) sarà l'alleanza tra le razze del bene ?
Magari proprio grazie alla guida dello slan e di quei eroi così particolari che stanno rendendo possibile la resistenza.
Mi ha fatto un pò sorridere l'idea di immaginare dei demoni che si spaventano o che rispondono alle incitazioni dei propri generali,
ma d’altronde così la storia ha un carattere più “umano”.
Si nota anche il tuo bellissimo omaggio al signore degli anelli, soprattutto nella parte dove parli delle varie fortificazioni. :y:
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Godel
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Re: [NARR1] L'assedio

Post by Godel »

regina dei gatti wrote:Bello, sempre più appassionante e ben curato nei particolari.
Mi sembra di intuire che la chiave della vittoria (sempre se ce ne sarà una) sarà l'alleanza tra le razze del bene ?

diciamo che verrà un po' di gente in soccorso^^ ma la vittoria sarà pagata a carissimo prezzo...T_T

Magari proprio grazie alla guida dello slan e di quei eroi così particolari che stanno rendendo possibile la resistenza.

c'è poco da fare: mi piacciono gli eroi tamarri XD XD XD

diciamo che, per le qualità quasi semidivine degli eroi, mi sono un po' rifatto all'epica classica...siamo di fronte ad una specie di Iliade lucertolosa ;-P


Mi ha fatto un pò sorridere l'idea di immaginare dei demoni che si spaventano o che rispondono alle incitazioni dei propri generali,
ma d’altronde così la storia ha un carattere più “umano”.

esatto...sinceramente, non mi è mai piaciuta l'inevitabilità e la necessità con cui i demoni e i lizard combattono: sembrano degli automi, dal BG della GW... gli unici automi, nel vecchio mondo, dovrebbero essere i nonmorti...
dopotutto, i demoni sono "entropia", non è plausibile che seguano gli ordini senza esserne "costretti"...è il chaos^^


Si nota anche il tuo bellissimo omaggio al signore degli anelli, soprattutto nella parte dove parli delle varie fortificazioni. :y:

beccato^^

si, diciamo che lo scheletro di questa storia risale ad un periodo in cui, in un mese, ho rivisto una cinquantina di volte Il Ritorno del Re :oops:

Adesso, con calma, sto cercando di mondarlo dalle parti troppo scopiazzate...a parte alcune che non toglierò mai (vedi parte successiva^^).
Mi dispiace che l'immagine sia troppo grande per imageshack, altrimenti posterei il disegno che ho fatto di Itza

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