[NARR1] La Rinascita di Khaylern

Questa sezione è dedicata ai libri ed ai fumetti. Tra questi, come non citare il mitico Ratman ?!?
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Orcry
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[NARR1] La Rinascita di Khaylern

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Era lì, ai suoi piedi.
Divinamente bello e superbamente affascinante.
Arialkha si sentì lusingata dalla beltà della creatura prostrata davanti a lei.
Il modo in cui tendeva la mano verso di lei, tremolante negli ultimi spasmi, e il rivolo di sangue che colava dalle labbra sottili. Ma era il suo sguardo; quel sublime sguardo smeraldino che più l’ammaliava.
Anche nell’ora della morte l’odio per lei languiva in quei due cristalli sempre più opachi ed animava il suo gesto teso di una minaccia silenziosa, scossa solo da colpi di rossa tosse.
Già quand’era mortale, Arialkha aveva udito voci sul fascino del fatato popolo della foresta di Loren ma mai avrebbe creduto che la sola vista di uno di essi potesse scuotere così la sua vanità; o forse era il suo cuore che aveva ripreso a palpitare dopo decenni di non-vita.
Pensare che quando il suo Padrone l’aveva inviata a caccia nel piccolo villaggio bretoniano, vicino alla foresta, aveva storto il naso ricordando l’amaro sapore del sangue dei villici. Assieme a lei, il Padrone aveva mandato anche quei due odiosi omuncoli di Nicodemus e Cornelius. Patetici idioti, quando non strisciavano ai piedi del Padrone sperando nella sua benevolenza si beccavano tra loro come corvi avidi s’una carcassa: in continua lotta per accaparrarsi la stima e il potere, sperando di ricevere, un giorno, il bacio di sangue che li avrebbe trasformati e resi immortali come lei. Non ché Arialkha li temesse, il loro potere necromantico impallidiva di fronte al suo ma, il loro continuo ostacolarsi a vicenda poteva compromettere la missione.
Si, la missione, perché non solo per sfamarsi era giunta in quel posto dimenticato da tutti. Lei e i due viscidi necromanti erano giunti in Bretonnia alla ricerca di un tomo di potere, utile alla causa del loro comune Padrone, custodito nella cripta del tempio del villaggio.
Mentre loro si erano occupati di trovare il libro, Arialkha aveva dato libero sfogo ai suoi istinti, dissanguando l’intero villaggio, placando così la sua sete di sangue. Solo una bambina, una piccola bimba, era sfuggita chissà come al massacro scappando verso il folto della foresta ma, per sua sfortuna, la Vampira non era decisa a lasciare sopravvissuti e la seguì lesta. La fama di Loren era terribile ma l’infante era troppo spaventata e la Vampira troppo superba per curarsene in quel momento; così, entrambe, scomparvero tra gli alberi secolari.
Le colonne di legno, tetro per l’assenza di luna, di stagliavano fitte ostacolando la marcia di Arialkha mentre la bambina riusciva a sgattaiolare impacciata attraverso il sottobosco intricato.
La piccola dovette rallentare per prendere fiato e pulirsi gli occhi dalle lacrime. Si guardò un istante indietro, solo un istante, e non vide più nulla. Con un balzo letale la vampira le fu addosso bloccandola a terra.
“Oh! piccolina non piangere; vedrai che fra poco sarà tutto finito…” sorrise lei in un tenero dileggio.
Ferina si gettò sul piccolo corpo saggiandone il giovine icore.

Un rumore lievissimo, un sussurro, udibile ai suoi sensi superiori la distolse dal pasto ed ella si sollevò con le fauci grondanti di sangue. Si pulì le labbra sottili con guizzo della lingua rosata, riusciva ad essere voluttuosa in ogni momento per questo era la preferita del Padrone: le forme sinuose, già perfette in vita, erano state accentuate dal pallore della non morte che le aveva donato una delicatezza ancora più disarmante come se quel guscio esteriore fosse di vetro; di certo era tale per freddezza e sterilità.
Il rumore continuò, avvicinandosi.
Ella scrutò la foresta intorno alla ricerca di quel bisbiglio che sembrava rimbalzare da un albero all’altro nel tentativo di disorientarla.
D’un tratto, mentre Arialkha era voltata, qualcosa spuntò fulmineo dal cespuglio accanto a lei cogliendola alle spalle. I riflessi della vampira reagirono ratti ed ella riuscì a bloccare il suo aggressore, afferrandolo per la gola. Un lupo: un enorme lupo dal pelo grigio-blu si contorceva nella sua stretta poderosa, le zanne bianchissime ringhiavano una sfida in faccia ad Arialkha che rispose soffiando ferina. Poi, in un gesto di efferato piacere, trafisse il torace della bestia che guaì, mentre cadeva sull’erba nera.
Arialkha guardò con soddisfazione gli ultimi istanti di vita del suo nemico scivolare via ma qualcosa la sorprese quando sotto i suoi languidi occhi la bestia si tramutò in un delicato Elfo, in un turbinio di luci verdognole.
Ed ora l’Asrai era lì ai suoi piedi.
Arialkha provò un’inebriante sensazione di piacere mentre puliva la lama dal sangue dell’Elfo, era così dolce e succulento, più d’ogni altro mai assaggiato e di gran lunga migliore di quello umano.
I suoi tratti nobili e schivi contratti negli ultimi rintocchi del suo cuore le instillarono un desiderio, un egoistica voglia di compiacersi della sua compagnia in eterno. Voleva a tutti i costi condividere il suo essere con lui, donargli il bacio di sangue e godere della sua schiavitù per sempre.
Mentre si gettava sull’Elfo però, qualcosa la fece esitare.
Un ricordo, un avvertimento le balenò nella testa: il suo padrone l’aveva ammonita sul condividere con la stirpe elfica il dono della vampirica non -morte ma Arialkha in quel momento, presa dai suoi desideri, non ricordava il perché ciò fosse tanto pericoloso e quindi pensò che il padrone avrebbe capito, avrebbe perdonato il vizietto della sua prediletta.
E così la Vampira, bramosa, si gettò sull’Asrai beandosi dell’estasi del bacio di sangue.
Con il suo morso ne prosciugò il prezioso fluido vitale, lasciandolo praticamente dissanguato. Poi, con la sua spada si ferì un polso da cui sgorgò un fluido nero e denso, coagulato, che gocciolò sulle labbra dell'Elfo che, da quasi morto ch'era, si risollevò seguendo bramoso il flusso di icore.
Giunto alla fonte, l'Elfo afferrò vorace il polso della Vampira e ne succhiò finché, all'improvviso, non si gettò all'indietro, colto da spasmi di morte, mentre il suo corpo soccombeva al mutamento.
Ad un tratto com'erano venute le convulsioni si placarono lasciando l'elfo pacificato nella sua nuova non-vita. Il pallore del viso era aumentato facendosi cadaverico e i suoi occhi, già cristallini, brillavano come diamanti sfaccettati nell'iride. Arialkha sorrise soddisfatta, recuperando fiato con il respiro ansante ed eccitato.

Per Khaylren fu come ridestarsi da un sonno di giorni. Si guardò attorno spaesato. Tentò di ricostruire gli eventi prima dell'oblio e quando vide la Vampira in piedi sopra di lui ricordò ma i suoi sguardi non si riempirono della devozione ch'ella si aspettava ma dello stesso odio che li aveva animati negli ultimi istanti della sua vita mortale.
“Alzati mio caro” le ordinò Arialkha, inconsapevole della reale situazione.
Khaylern sentì il suo corpo fremere di un'energia nuova ed estranea e con orrore capì che il suo destino era segnato dalla maledizione della non-morte. La sete di sangue lo colse con il suo irresistibile richiamo e in un impeto di furia, e con velocità fulminea, raccolse la sua spada conficcandola nel cuore della sua creatrice.
La Vampira si piegò e con le fauci spalancate vomitò un getto di scuro sangue che impiastrò il terreno sotto i loro piedi. Negli ultimi istanti della sua esistenza, mentre il tempo reclamava il suo pegno e la giovinezza e la bellezza si trasformavano in polvere, Arhialka ricordò l'avvertimento del suo Padrone ma non visse abbastanza per pentirsi della sua stupidità.
Svanita l'avversaria, l'Asrai si gettò sui resti della bimba spinto dall'irrefrenabile sete di sangue, pascendosi con bramosia. Dissetatosi, Khaylern si rese conto con orrore di ciò che aveva fatto e corse fuori dalla foresta disperato della sua condizione. Superato il limitare degli alberi di Loren, il nuovo Vampiro si trovò davanti due uomini pallidi ed emaciati vestiti con lunghe vesti scure: uno si sosteneva ad un lungo bastone culminante con un braciere mentre l'altro reggeva un grosso tomo sotto il braccio; entrambi lo stavano fissando con stupore.

“Chi è questa creatura?” esclamò Cornelius proteggendo istintivamente il bottino appena recuperato.
“Sembrerebbe uno di quegli Asrai, gli Elfi della Foresta, ho letto di loro su alcuni tomi nella biblioteca dei Collegi della Magia. Molti li considerano leggende ma sembra proprio che si sbaglino non ti pare?” rispose l'altro con aria saccente e superba.
“Beh non ti dare tante arie Nicodemus” lo canzonò il necromante con il libro: “Anch'io so riconoscere un Elfo quando lo vedo ma questo ha qualcosa di diverso...”
“Per una volta il tuo insulso cervello ha colto qualcosa oltre l'evidenza. Però non abbiamo tempo per dilungarci in un'analisi degna di questo nome dobbiamo trovare Arialkha e andarcene prima che arrivi qualche cavaliere. A proposito dove si sarà cacciata?”
“La vostra padrona è morta” disse Khaylern con voce aspra e profonda “Ha pagato con la vita il suo delitto. Ha osato strapparmi alla natura, ora non potrò mai più essere accolto nell'abbraccio della Madre Athel Loren. Ella mi ha condannato ad un esistenza da parassita a scapito della vita ch'essa rappresenta e difende.”
Allibiti, i due nercomanti rimasero paralizzati nell'udire le parole di quella creatura.
Cornelius fu il primo a riprendersi ed esclamò: “Quella stupida sgualdrina ha donato il bacio di sangue ad un Elfo! Idiota! Il Padrone le avrà ripetuto mille volte che non si deve mai vampirizzare un Elfo poiché questi sono in grado di resistere all'influenza che subordina ogni vittima a colui che ha condiviso con lui il dono della vita eterna!”
“Meglio liberarsi subito da quest'aberrazione e tornare dal padrone! Abbiamo ciò che ci serve!” berciò Nicodemus caricando di potere il suo bastone che s'incendio di una spettrale luce azzurrognola. Poi, puntatolo contro il Vampiro, scagliò un dardo d'energia.
Khaylern non accennò a spostarsi ma con alzando una mano contro il colpo magico ne esaurì l'effetto distruttivo, facendolo svanire contro un'invisibile barriera magica. Prima che i due necromanti potessero rincarare la dose, il Vampiro sfruttò la sua velocità ancor più sovrumana per coglierli alla sprovvista, stringendo i loro colli nella sua poderosa stretta e sollevandoli da terra di qualche centimetro.
I due necromanti sentivano la presa potente di quella creatura attorno alla propria gola, ancora un po' di pressione e i loro colli si sarebbero spezzati.
“Voi due mi sembrate molto dotti riguardo la Necromanzia. Forse conoscete un modo per placare questa maledizione ch'è la sete di sangue che mi attanaglia...”
I necromanti annuirono per quanto la stretta del Vampiro permetteva loro.
Khaylern aprì le grinfie lasciando cadere a terra i due maghi oscuri che annasparono sul terreno bramosi di aria. Nicodemus recuperò per primo e con voce più roca del solito disse: “C'è una leggenda antica su un Vampiro di nome Abhorash. Egli fu uno dei primi vampiri dell'Antica Khemri: valoroso guerriero scoprì un modo per placare la sete di sangue pur conservando tutte le abilità di un Vampiro...”
“Non dire altro!” lo esortò Cornelius: “Il Padrone non ci perdonerà mai un simile tradimento!”
“Ora sono io il vostro Padrone, io ho in mano la vostra vita e se mi saprete condurre da questo Abhorash io vi renderò la vostra vita; sebbene voi siate già morti quando avete scelto di servire un potere tanto oscuro.”
“Non è così facile però...” riprese Nicodemus: “Nessuno conosce con precisione il luogo in cui Abhorash si è ritirato in solitudine, si narra che si trovi sulla cima di un monte ma forse i Cavalieri di Rocca Sangue possono saperene qualcosa: il loro ordine tramanda la leggenda e si fregia di essere la discendenza di tale Vampiro primigenio. Se riuscissimo a trovarne uno potremmo scoprire ulteriori informazioni.”
“Bene allora. Muoviamoci, prima troveremo questa montagna e prima io potrò liberarmi di questa maledizione e voi potrete tornare a sprecare la vostra esistenza come più desiderate.”
Così Khaylern partì alla ricerca della libertà e del suo destino con due improbabili compagni di viaggio.
Last edited by Orcry on 21 Mar 2011, 16:18, edited 2 times in total.
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Godel
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Re: [NARR1] La Rinascita di Khaylern

Post by Godel »

due pollici bene bene in alto!


caxxo però...

elfo+vampiro=

LUI

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Orcry
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Re: [NARR1] La Rinascita di Khaylern

Post by Orcry »

Godel wrote:due pollici bene bene in alto!


caxxo però...

elfo+vampiro=

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Eh si più o meno :D
Tutto nasce dalla miniatura che ho nell'avatar. :P
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regina dei gatti
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Re: [NARR1] La Rinascita di Khaylern

Post by regina dei gatti »

Intervista con il vampiro, underworld, Vampire the Masquerade e ora La Rinascita di Khaylern.
Tutte bellissime storie che raccontano un mondo appassionante e tenebroso, il mondo dei vampiri.

E' proprio ben scritto, mi sono piaciuti soprattutto i dettagli caratteriali molto curati, sia di lei, che
appare molto femminile, sia di lui, che risulta essere molto altezzoso da vero elfo anche nella non-morte.

Per fortuna che non devo fare da giudice, tra te e Godel la vedo ardua la scelta.
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Lord_Anyrion
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Re: [NARR1] La Rinascita di Khaylern

Post by Lord_Anyrion »

Chapeau, Orcry.
Il soggetto è interessantissimo (anche io ho fantasticato a lungo su cosa sarebbe uscito fuori da un elfo nonmorto e avevo scritto anche qualche pagina in proposito, è un soggetto che adoro).
Il tema del racconto (nonmorte e vampiri) sebbene sia di suo trito e ritrito, è trattato con diversi spunti di novità (tra cui la descrizione del bacio di sangue).
Il personaggio della vampira è descritto con estrema cura, sebbene a essere sincero dalla descrizione all'inizio inizio, pensavo si trattasse di una strega Elfa Oscura, poi ho capito...
Il linguaggio è ricercato, ma non troppo retorico, cosa che personalmente apprezzo molto.

Ottimo lavoro, in sostanza! Complimenti! :clap:
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Re: [NARR1] La Rinascita di Khaylern

Post by Orcry »

Grazie a tutti.
Beh sono un culture dei vampiri anche se devo ammettere che di recente sono diventati troppo commerciali per i miei gusti. I miei riferimenti sono presi dai grandi classici del genere (sopratutto cinematografico-letterari) uno in particolare è stato individuato da regina. :rofl:

Inoltre se qualcuno coglie da dove ho preso i nomi dei due Necromanti vince un pezzo di mutapietra e la mia stima. ;)
Inidizio: Sono entrambi presi dal medesimo contesto narrativo (può anche non essere un libro).
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Re: [NARR1] La Rinascita di Khaylern

Post by Lord_Anyrion »

Vinco succosamente il pezzetto di warpietra dicendo che i nomi sono presi dal cartone animato "Brisby e il segreto di NIMH". ::D_old:

Giusto? ::D_old:
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Re: [NARR1] La Rinascita di Khaylern

Post by Orcry »

Lord_Anyrion wrote:Vinco succosamente il pezzetto di warpietra dicendo che i nomi sono presi dal cartone animato "Brisby e il segreto di NIMH". ::D_old:

Giusto? ::D_old:
Esatto! Vinci anche una fornitura annuale di gorgonzola radioattivo! :lol:
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Re: [NARR1] La Rinascita di Khaylern

Post by Morgan »

E' piaciuto molto anche a me :) bravo! E poi Aborash è uno dei miei personaggi preferiti dell'universo di warhammer xD
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Re: [NARR1] La Rinascita di Khaylern

Post by reVenAnt »

Letto e condivido i pareri positivi postati fino ad ora!
Mi è piaciuta molto la descrizione del bacio di sangue, forse un po troppo ispirata ad "Intervista col Vampiro", non che questo sia un male!

Bravo Orcry, attendiamo il seguito ora!
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Re: [NARR1] La Rinascita di Khaylern

Post by Orcry »

reVenAnt wrote:Letto e condivido i pareri positivi postati fino ad ora!
Mi è piaciuta molto la descrizione del bacio di sangue, forse un po troppo ispirata ad "Intervista col Vampiro", non che questo sia un male!
Infatti.
Grazie a tutti.
Beh sono un culture dei vampiri anche se devo ammettere che di recente sono diventati troppo commerciali per i miei gusti. I miei riferimenti sono presi dai grandi classici del genere (sopratutto cinematografico-letterari) uno in particolare è stato individuato da regina.
Bravo Orcry, attendiamo il seguito ora!
Ehm. Non c'è un seguito. E' l'episodio dell'origine del mio Generale Vampiro. Il seguito l'ho in testa a grandi linee ma non era mia intenzione scrivere un racconto così lungo o un romanzo per questo concorso. ;)
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Re: [NARR1] La Rinascita di Khaylern

Post by reVenAnt »

Ok!

Ero curioso di leggere della cerca di Aborash, ma per ora mi accontenterò, sempre che tu non ci voglia rimettere mano!
Molto gradevole da leggere!

Segnalo un errore di punteggiatura che ti è sfuggito :
Solo una ba,mbina, una piccola bimba, era sfuggita chissà come al massacro scappando verso il folto della foresta ma...
;) la virgola in rosso in mezzo alla parola "bambina"!
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Re: [NARR1] La Rinascita di Khaylern

Post by Orcry »

reVenAnt wrote:Ok!

Ero curioso di leggere della cerca di Aborash, ma per ora mi accontenterò, sempre che tu non ci voglia rimettere mano!
Molto gradevole da leggere!

Grazie. Riguardo al seguito ci penserò ma non penso che vedrà la luce per questo concorso. Nel caso ve lo segnalerò sul sito dove di solito posto i miei racconti.

Segnalo un errore di punteggiatura che ti è sfuggito :
Solo una ba,mbina, una piccola bimba, era sfuggita chissà come al massacro scappando verso il folto della foresta ma...
;) la virgola in rosso in mezzo alla parola "bambina"!

Ah grazie per la segnalazione! un banale errore di battitura. :D :sweat:
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