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Potere alla fantasia

Posted: 19 Feb 2019, 9:12
by gianni
Ho letto un commento interessante su FB dedicato a Warlords of Erehwon in cui si magnifica la libertà che tale regolamento lascia al giocatore di creare il proprio mondo, le proprie battaglie. E mi viene in mente allo stesso modo Frosgrave che per le sue caratteristiche si presenta lontano anni luce dal mondo competitivo favorendo invece l'aspetto campagna in stile gdr.

In effetti è tutto vero. Da una parte siamo abituati da certe case (GW su tutte) a trovare la pappa pronta per tutto - scenari, accessori, campagne - poche - scenici, accessori ecc).
Dall'altra abbiamo questi sistemi che ti dicono "Ecco il regolamento: fanne quello che vuoi a divertiti".

Mi trovo un po' spiazzato dato che anche io ho sempre dato all'aspetto competitivo una preponderanza sul resto ed invece con questa prospettiva potrei coinvolgere anche amici amanti del gdr in un gioco di miniature springionando tutta la fantasia che mettevo un tempo nei gdr quando ancora ci giocavo.

Però... un setting... un setting ci vorrebbe. Frostgrave ne offre uno abbastanza autocontenuto ma interessante. Priestley invece lascia mano libera pure su quello..

Ma chi mette il regolamento su tutto gioca anche con un'ottica di questo tipo? O il bg non lo prende in considerazione per nessunissimo motivo?

Re: Potere alla fantasia

Posted: 19 Feb 2019, 13:14
by Baldovino I
bellissima discussione, gianni. Merita che ci passi un po' di tempo. e oggi non ne ho. Abbi fede... ;)

Re: Potere alla fantasia

Posted: 20 Feb 2019, 15:04
by Viscontedimezzato
In realtà non credo dipenda dal gioco, quanto dagli "attori".

Frostgrave per dire aveva un setting limitato, ma estremamente limitante (i maghi come perno), in un regolamento stimolante, ma de facto rotto (noi dopo 8 mesi di campagna a 8 giocatori avevamo i 2-3 più competitivi che usavano tutti gli stessi trick infami).

Di contro oggi anche molti giocatori di ruolo non capiscono una mazza di "ruolo" e giocano solo powerplay.

In più da una parte ci sono giocatori che vogliono ampia scelta e altri che vogliono ampia libertà, mentre alcuni sono quasi ossessionati dal seguire pedissequamente il setting (vedi HH).

Il punto dei giochi privi di setting non credo sia in realtà dare spazio alla fantasia di un giocatore: è che creare un regolamento è meno dispendioso e più rapido del creare un setting, che de facto è come creare un brand, e quindi necessita di risorse e tempo infiniti.

Re: Potere alla fantasia

Posted: 20 Feb 2019, 15:25
by Saint of Killers
gianni wrote: 19 Feb 2019, 9:12
Però... un setting... un setting ci vorrebbe.
come al solito suggerisco di andarsi a leggere la firma di cultistapazzo

aggiungo che da persona matura (o anziana) non me ne potrebbe fregare meno del settings di un gioco (ma posso capire perche' ad un ragazzino fa piacere una roba piu' immersiva con videogiochi/romanzi/fumetti ambientati in uno stesso universo). Anche perche' se dovessi giocare solo a giochi in cui c'e' un settings interessante ED ANCHE meccaniche decenti allora non giocherei a niente o quasi.

non voglio dire pero' che quando costruisco un armata non uso un qualche mio "tema di riferimento" sia per quanto riguarda le unita' che metto che per quanto riguarda la roba che dipingo (quando la dipingo), pero' il tema che uso non deve necessariamente essere aderente al setting del gioco.

Re: Potere alla fantasia

Posted: 20 Feb 2019, 17:15
by Tiamat92
Guarda, capisco esattamente di cosa parli !
Io ho appena chiesto su FB nella pagina di Erehwon proprio qualcosa del genere e mi hanno detto: vogliamo che i giocatori provino a fare quello che vogliono. Volevo scambiare delle statistiche per poter rappresentare Aragorn Gimili e Legolas in modo da avere i punteggi adeguati e poter giocare scenari del Signore degli Anelli.

Io penso che il setting non sia essenziale, fin quando hai un gioco, solido, facile da imparare e da modificare senza incidere sulla giocabilità. Dopotutto se sei wargamer, sei un po' tutto. Non credo sia il caso di tutti ma chi tra i wargamer più accaniti non sono stati scrittori, illustratori, studiosi o magari ricercatori di eventi. Alla fine possiamo fare per conto nostro se abbiamo la fantasia e il desiderio di farlo, come dicevo poc'anzi però: il gioco deve permettertelo.

Preferisco in soldoni un gioco completamente neutro che mi faccia far tutto, piuttosto che un setting approfondito e fin troppo limitante. Per dire...io non riesco a inventarmi un'araldica o un BG(non scherzo, davvero). Tutte le volte che mi son trovato a comprare un dato eroe con nome o personaggio, doveva rappresentare al 100% quello che era. Ma con un gioco libero...li mi son sempre fatto trasportare dalla fantasia, sia a livello di rappresentazione sul campo, sia a livello di statistiche e scenari.

WoE in questo caso mi sembra perfetto. E' complesso e sviluppato al punto giusto per permetterti di fare davvero tutto.
Ovviamente il bilanciamento potrebbe andare a marengo ma gioco per divertirmi, :D

Re: Potere alla fantasia

Posted: 20 Feb 2019, 21:46
by cultistapazzo
Saint of Killers wrote: 20 Feb 2019, 15:25 come al solito suggerisco di andarsi a leggere la firma di cultistapazzo
rispondo solo per agevolare la citazione in firma

Re: Potere alla fantasia

Posted: 20 Feb 2019, 23:44
by Jehan
il bg è necessario ma...non sempre deve essere fornito.

necessario perchè definisce il "campo di gioco", ovvero chi sono i contendenti e perchè combattono. Sono i romani che avanzano a rullo per conquistare o sono eserciti medievali intenti alla razzia? I conflitti in che maniera avvengono, tramite campali o perlopiù assedi? ecc. Se si vuole fare wargame e non arena coi soldatini non sono domande da poco, neanche in un mondo fantasy.

Non sempre deve essere fornito perchè a volte va bene un ruleset generico dove puoi creare tu l'ambientazione o adattandone una esistente.

la soluzione peggiore per me è un regolamento generico giocato con le razze generiche. A questo punto tanto vale farsi una partita a Heroes of Might & Magic

Re: Potere alla fantasia

Posted: 21 Feb 2019, 8:57
by gianni
Volevo anche stimolare un'altra riflessione con la seguente domanda: qui voi con un regolamento generico sfruttate la libertà offerta creandovi eserciti originali con bg proprio, situazioni belliche uniche, mondi fantastici solo vostri o no?

Re: Potere alla fantasia

Posted: 21 Feb 2019, 10:41
by Tiamat92
gianni wrote: 21 Feb 2019, 8:57 Volevo anche stimolare un'altra riflessione con la seguente domanda: qui voi con un regolamento generico sfruttate la libertà offerta creandovi eserciti originali con bg proprio, situazioni belliche uniche, mondi fantastici solo vostri o no?
Dipende, mi piace molto la narrativa e più che sfruttarlo per creare fazioni propriamente mie, lo uso per ricreare scene/fazioni esistenti. Sfrutto la libertà come possibilità di riprodurre qualcosa che mi ha affascinato.

Prima o poi però riuscirò anche a creare qualcosa di mio ;)

Re: Potere alla fantasia

Posted: 21 Feb 2019, 11:31
by Saint of Killers
gianni wrote: 21 Feb 2019, 8:57 Volevo anche stimolare un'altra riflessione con la seguente domanda: qui voi con un regolamento generico sfruttate la libertà offerta creandovi eserciti originali con bg proprio, situazioni belliche uniche, mondi fantastici solo vostri o no?
per quel che mi riguarda l'idea si applica anche a regolamenti che hanno una qualche forma di background (ma di cui me ne frego :rofl: )

in genere mi piace pensare che i miei tizi siano li a massacrarsi per qualche ragione, poi il livello di dettaglio (e quando le loro motivazioni sono intrecciate con quelle del nemico) varia molto a seconda del gioco e del mio avversario. Tipo non me ne curo tanto se si tratta di un qualcosa con cui gioco una volta all'anno ma vado un po' piu' nei dettagli se si tratta di qualcosa a cui gioco frequentemente... poi in genere mi piace anche introdurre eventi accaduti in una partita in passato nel background

es:
- In test of honour la mia warband e' composta da un gruppo di briganti assoldati da un anziano maestro di spada ritiratosi in un villaggio remoto per stare vicino ai nipoti. Quando il daimyo inizia a vessare il villaggio con tariffe e leggi ingiuste il maestro di spada guida la ribellione attaccando le truppe del daimyo. Per giustificare i cambi che ho fatto alla mia lista nel tempo ho introdotto una serie di sotto trame coinvolgendo nemici che diventano amici e/o gente che viene eliminata in una partita precedente.

- in gangs of rome la mia gang e' guidata da un ex lanista che e' stato incastrato da un avversario (che lo ha incolpato di un crimine non commesso), la gang originale era composta da gladiatori ancora fedeli al lanista (ed ho usato una serie equipaggiamenti a tema per riflettere l'origine).

Re: Potere alla fantasia

Posted: 21 Feb 2019, 11:47
by gianni
Figo!

Re: Potere alla fantasia

Posted: 21 Feb 2019, 13:08
by Viscontedimezzato
gianni wrote: 21 Feb 2019, 8:57 Volevo anche stimolare un'altra riflessione con la seguente domanda: qui voi con un regolamento generico sfruttate la libertà offerta creandovi eserciti originali con bg proprio, situazioni belliche uniche, mondi fantastici solo vostri o no?
Per me la personalizzazione è imprescindibile.

Diversamente da Saint, per me il setting e la narrazione sono imprescindibili, e ad esempio il gioco esclusivamente torneistico alla lunga mi risulta frustrante perché non appaga quel bisogno di narrazione che ricerco nello hobby.

Ovviamente è una visione molto personale la mia, che si ricollega tanto ai miei studi, quanto alle mie convinzioni sul "pensiero umano" e il bisogno di creazione e aderenza a mitologhemi. Non entro in questa sega mentale, non è questo luogo adatto.

Ad ogni modo, tanto per fare un esempio, per me perfino il setting che contribuisco a creare (Ninth Age) è restrittivo, e così in quello stesso ambito creo personalizzazioni estreme.

Tanto per citarne due:

- il mio esercito di Bestie non segue il "bg" ufficiale, ma è a tema teriantropico vario, con bestie di ogni razza che si incentrano su una sorta di culto della "bestia dentro, bestia fuori", quindi l'armata, oltre a mettere insieme diverse razze, ha anche bestie che sono interamente umane esteriormente e viceversa.

- il mio esercito del Regno di Equitaine (la vecchia Bretonnia) è a tema "ordine militare" ad ispirazione sessuale (tipo basato su culti ispirati al tantrismo). Quindi tipo una delle mie "damigelle" è interamente ignuda e il mio reliquario è una statua tipo Kali.

Re: Potere alla fantasia

Posted: 21 Feb 2019, 13:23
by gianni
Interessante, vorrei vedere le foto delle armate un giorno!

Re: Potere alla fantasia

Posted: 21 Feb 2019, 17:04
by Baldovino I
Saint of Killers wrote: 21 Feb 2019, 11:31
gianni wrote: 21 Feb 2019, 8:57 Volevo anche stimolare un'altra riflessione con la seguente domanda: qui voi con un regolamento generico sfruttate la libertà offerta creandovi eserciti originali con bg proprio, situazioni belliche uniche, mondi fantastici solo vostri o no?
per quel che mi riguarda l'idea si applica anche a regolamenti che hanno una qualche forma di background (ma di cui me ne frego :rofl: )

in genere mi piace pensare che i miei tizi siano li a massacrarsi per qualche ragione, poi il livello di dettaglio (e quando le loro motivazioni sono intrecciate con quelle del nemico) varia molto a seconda del gioco e del mio avversario. Tipo non me ne curo tanto se si tratta di un qualcosa con cui gioco una volta all'anno ma vado un po' piu' nei dettagli se si tratta di qualcosa a cui gioco frequentemente... poi in genere mi piace anche introdurre eventi accaduti in una partita in passato nel background

es:
- In test of honour la mia warband e' composta da un gruppo di briganti assoldati da un anziano maestro di spada ritiratosi in un villaggio remoto per stare vicino ai nipoti. Quando il daimyo inizia a vessare il villaggio con tariffe e leggi ingiuste il maestro di spada guida la ribellione attaccando le truppe del daimyo. Per giustificare i cambi che ho fatto alla mia lista nel tempo ho introdotto una serie di sotto trame coinvolgendo nemici che diventano amici e/o gente che viene eliminata in una partita precedente.

- in gangs of rome la mia gang e' guidata da un ex lanista che e' stato incastrato da un avversario (che lo ha incolpato di un crimine non commesso), la gang originale era composta da gladiatori ancora fedeli al lanista (ed ho usato una serie equipaggiamenti a tema per riflettere l'origine).
però a leggere ste cose, mi pare che tu sia cultore più del cinema erotico che porno... cioé, per uno che non è interessato al BG, non ce la racconti giusta :lol:
Viscontedimezzato wrote: 21 Feb 2019, 13:08 Per me la personalizzazione è imprescindibile.

Diversamente da Saint, per me il setting e la narrazione sono imprescindibili, e ad esempio il gioco esclusivamente torneistico alla lunga mi risulta frustrante perché non appaga quel bisogno di narrazione che ricerco nello hobby.

Ovviamente è una visione molto personale la mia, che si ricollega tanto ai miei studi, quanto alle mie convinzioni sul "pensiero umano" e il bisogno di creazione e aderenza a mitologhemi. Non entro in questa sega mentale, non è questo luogo adatto.

Ad ogni modo, tanto per fare un esempio, per me perfino il setting che contribuisco a creare (Ninth Age) è restrittivo, e così in quello stesso ambito creo personalizzazioni estreme.

Tanto per citarne due:

- il mio esercito di Bestie non segue il "bg" ufficiale, ma è a tema teriantropico vario, con bestie di ogni razza che si incentrano su una sorta di culto della "bestia dentro, bestia fuori", quindi l'armata, oltre a mettere insieme diverse razze, ha anche bestie che sono interamente umane esteriormente e viceversa.

- il mio esercito del Regno di Equitaine (la vecchia Bretonnia) è a tema "ordine militare" ad ispirazione sessuale (tipo basato su culti ispirati al tantrismo). Quindi tipo una delle mie "damigelle" è interamente ignuda e il mio reliquario è una statua tipo Kali.
ecco un altro candidato al titolo di maiale maschilista del forum... visconte, che ci vuoi fare... deve essere una questione di eà, ma non penso proprio che Saint te la faccia passare! :D

Entrando (finalmente) in tema. Perché gioco? A me piace (come anche a voi da quanto mi pare di comprendere leggendo i vostri contributi) narrare delle storie. Storie che poi trovano alcune soluzioni sul tavolo da battaglia. Avere un setting (più o meno profondo) aiuta, offrendo un contorno all'interno del quale le storie si svolgono con una certa libertà.
Sulla base delle mie storie mi piace anche creare scenari dedicati in cui i giocatori non partano necessariamente alla pari. Una volta abbiamo giocato una battaglia della grande guerra del Caos, con i guerrieri del nord che dovevano conquistare un ponte e un guado controllati da Kislev e dall'Impero. Molto aderente al setting, ma sicuramente molto più dettagliato e profondo (con nomi di luoghi e combattenti e battaglia registrata negli annali).
Per il mio esercito di Bretonnia ho creato un regno nascosto e dimenticato tra le terre di Arabia e di Kehmri, chiaramente ispirato alla prima crociata, con i nomi e le storie dei singoli eroi (che avevano "preso la croce" affrontando gli scheletri Khemriti lungo la strada: strizzata d'occhio al BG di 5a in cui il simbolo araldico della croce rappresentava proprio il fatto che il cavaliere aveva combattuto contro non-morti) e della città al cuore del "Regno perduto di Jel-el-Salem". Avevo anche iniziato a scriverne la storia, utilizzando lo storico imperiale (inventato da me) Langezuge (Lingualunga), personaggio che incontrate anche nelle "Cronache del Mondo Nuovo" (altro esempio di come, partendo da un BG, mi piace anche distorcerlo e modificarlo a mio piacimento).
Come Saint, anche i miei pupazzi debbono sempre combattere per qualche ragione. Per fare un esempio, con l'ex manager del negozio GW di Bruxelles con cui ci frequentavamo abitualmente fino a 12 anni fa, avevamo costruito una campagna narrativa in cui la sua armata elfa, di ritorno verso Ulthuan da una spedizione nel vecchio mondo veniva "spiaggiata" da una tempesta provocata da un vampiro che si era nascosto a bordo di una delle navi della flotta. Da quel momento, gli Elfi debbono combattere per respingere gli attacchi del vampiro (in uno scenario il vampiro riesce a mettere a fuoco le navi, prolungando la permanenza forzata sull'isola).
Un'altra volta (già mi immagino gli strali di Saint su questo scenario), il suo nobile elfo combatteva la mia armata bretonniana per recuperare un anello preziosissimo che era finito nelle mani di un nobile bretonniano. Il recchieappunta, innamoratissimo e gelosissimo della sua bella elfetta rimasta ad attenderlo a casa, ma non troppo fiducioso della di lei fedeltà, le aveva imposto una cintura di castità la cui chiave custodiva gelosamente legata al collo. Avevamo predisposto una regola per cui, se impegnato in cac, il generale elfo rischiava di perdere la chiave, nel qual csao, avrebbe smesso di combattere per cercarla. Il generale bretonniano aveva altre regole speciali per qualche malus, nel senso che il bellissimo anello, in realtà, portava sfiga, per cui doveva ritirare i tiri riusciti.
E così via. Giusto per farvi qualche esempio.

Re: Potere alla fantasia

Posted: 21 Feb 2019, 17:33
by Saint of Killers
Baldovino I wrote: 21 Feb 2019, 17:04
Un'altra volta (già mi immagino gli strali di Saint su questo scenario), il suo nobile elfo combatteva la mia armata bretonniana per recuperare un anello preziosissimo che era finito nelle mani di un nobile bretonniano. Il recchieappunta, innamoratissimo e gelosissimo della sua bella elfetta rimasta ad attenderlo a casa, ma non troppo fiducioso della di lei fedeltà, le aveva imposto una cintura di castità la cui chiave custodiva gelosamente legata al collo.
ma infatti dimmi se sta roba non mi dovrebbe preoccupare seriamente :|

ed anche il Viscontedimezzato ha dei problemi seri

Re: Potere alla fantasia

Posted: 21 Feb 2019, 18:22
by Viscontedimezzato
Saint of Killers wrote: 21 Feb 2019, 17:33

ed anche il Viscontedimezzato ha dei problemi seri
nella mia (molto) ampia biblioteca c'è molto materiale sui culti femminili sia incentrati sull'amore mistico che sul sesso strictu sensu.

Più che un problema, è un ambito di studio che mi porto appresso - come antropologo e storico delle religioni - da oltre 15 anni.

Re: Potere alla fantasia

Posted: 21 Feb 2019, 18:37
by Baldovino I
Viscontedimezzato wrote: 21 Feb 2019, 18:22
Saint of Killers wrote: 21 Feb 2019, 17:33

ed anche il Viscontedimezzato ha dei problemi seri
nella mia (molto) ampia biblioteca c'è molto materiale sui culti femminili sia incentrati sull'amore mistico che sul sesso strictu sensu.

Più che un problema, è un ambito di studio che mi porto appresso - come antropologo e storico delle religioni - da oltre 15 anni.
Tu speri di migliorare la tua situazione in questo modo, ma la stai solo aggravando... :rofl:

Re: Potere alla fantasia

Posted: 22 Feb 2019, 0:13
by Jehan
gianni wrote: 21 Feb 2019, 8:57 Volevo anche stimolare un'altra riflessione con la seguente domanda: qui voi con un regolamento generico sfruttate la libertà offerta creandovi eserciti originali con bg proprio, situazioni belliche uniche, mondi fantastici solo vostri o no?
*wave hand"

ne sto creano uno basandomi su influenze prese da Berserk, Trudvang e Birthright.

il tutto nasce da un conflitto fra tradizionali culture politeiste, sostenute ambiguamente dagli elfi, e dalla diffusione di un nuovo culto monoteista che le vede come mascheramenti infernali. I politeisti ricambiano ritenendo i monoteisti un complotto di una divinità trickster tipo Loki già esiliata dal Pantheon nell'era del mito.

Sullo sfondo si muovono varie entità soprannaturali che sembrano muovere gli umani come pedine. Il ruolo della regalità in questo è molto importante - elfi et similia sono razze magiche per definizione ma nel mondo degli uomini i vari sovrani umani possiedono capacità spesso ereditarie che permettono loro di fungere da condotti fra la realtà materiale e il Mondo dei Morti (essenzialmente il mondo della magia vista come materializzazione di possibilità) e possono operare miracoli, tipo i Re Taumaturghi francesi, con varie sfumature: fra i monoteisti un grosso ruolo nell'acquisizione del diritto divino lo gioca la consacrazione con olio santo (monopolio del Sommo Pontefice, ereditato dagli ormai estinti Imperatori del Chiostro), fra i politeisti la celebrazione di cerimonie presso luoghi di potere tipo la Sacra Pietra di Scoone per gli scozzesi o l'Irminsul sassone abbattuto da Carlo Magno