02/09/2022: inizia la serie tv del Sda su Prime

[Saint of Killers]

Forse entrambe gianni. Magari una prevale sull'altra, però se mi metto nei panni altrui, posso facilmente comprendere che, nel 2022 e in un mondo che (grazie al cielo, dal mio punto di vista) è veramente globale, possa dare "fastidio" vedere uno show che viva su "concetti" vecchi di un secolo. Anzi, se mi fermo a riflettere ed esco dalla "magia" che il solo titolo "Lord of the Rings" mi evoca, magari da fastidio anche a me.

il mio punto e' un po': "perche' bisogna prendere un qualcosa di 50 anni fa e modificarlo secondo i canoni attuali"?

a sto punto perche' non fanno una serie basata su un libro scritto piu' recentemente (magari proprio da un autore che non e' un signore inglese bianco) cosi che possono fare un adattamento come si deve facendo contenti i fan dell'opera originale, mantenendo la visione originale dell'autore e facendo anche un casting che mantiene un livello decente di diversity ed inclusion?

[gianni]

vabè lascio perdere

Mi spiace, non mi pareva di essere stato scortese.

[gianni]

Forse entrambe gianni. Magari una prevale sull'altra, però se mi metto nei panni altrui, posso facilmente comprendere che, nel 2022 e in un mondo che (grazie al cielo, dal mio punto di vista) è veramente globale, possa dare "fastidio" vedere uno show che viva su "concetti" vecchi di un secolo. Anzi, se mi fermo a riflettere ed esco dalla "magia" che il solo titolo "Lord of the Rings" mi evoca, magari da fastidio anche a me.

il mio punto e' un po': "perche' bisogna prendere un qualcosa di 50 anni fa e modificarlo secondo i canoni attuali"?

a sto punto perche' non fanno una serie basata su un libro scritto piu' recentemente (magari proprio da un autore che non e' un signore inglese bianco) cosi che possono fare un adattamento come si deve facendo contenti i fan dell'opera originale, mantenendo la visione originale dell'autore e facendo anche un casting che mantiene un livello decente di diversity ed inclusion?

Mi hai preceduto, la penso così. Posso comprendere una "modernizzazione" nella raffigurazione chessò di armi, equipaggiamenti (ricordate il Boromir con l'elmo cornuto nel film di animazione Il Signore degli Anelli di Banski?), ambienti, mostri magari ecc. Ma qui si va a smuovere un pilastro della narrazione (coerenza ed origine dei miti presi a fondamento dell'opera), cambia un po' tutto. Per l'appunto si sarebbe potuto scegliere altro, o narrare qualcosa di completamente nuovo e più "moderno".

[Baldovino I]

Forse entrambe gianni. Magari una prevale sull'altra, però se mi metto nei panni altrui, posso facilmente comprendere che, nel 2022 e in un mondo che (grazie al cielo, dal mio punto di vista) è veramente globale, possa dare "fastidio" vedere uno show che viva su "concetti" vecchi di un secolo. Anzi, se mi fermo a riflettere ed esco dalla "magia" che il solo titolo "Lord of the Rings" mi evoca, magari da fastidio anche a me.

il mio punto e' un po': "perche' bisogna prendere un qualcosa di 50 anni fa e modificarlo secondo i canoni attuali"?

a sto punto perche' non fanno una serie basata su un libro scritto piu' recentemente (magari proprio da un autore che non e' un signore inglese bianco) cosi che possono fare un adattamento come si deve facendo contenti i fan dell'opera originale, mantenendo la visione originale dell'autore e facendo anche un casting che mantiene un livello decente di diversity ed inclusion?

Ma anche perché no? Io credo che qualsiasi "opera" che si ispiri a qualcosa di precedente, parla molto di più ai contemporanei se adattato ai canoni contemporanei. Perché grandi pittori del passato (penso a un Caravaggio, per esempio) decidevano di contestualizzare le storie dei vangeli (pensa al ciclo di S. Matteo a San Luigi dei francesi a Roma)?

[gianni]

Forse entrambe gianni. Magari una prevale sull'altra, però se mi metto nei panni altrui, posso facilmente comprendere che, nel 2022 e in un mondo che (grazie al cielo, dal mio punto di vista) è veramente globale, possa dare "fastidio" vedere uno show che viva su "concetti" vecchi di un secolo. Anzi, se mi fermo a riflettere ed esco dalla "magia" che il solo titolo "Lord of the Rings" mi evoca, magari da fastidio anche a me.

il mio punto e' un po': "perche' bisogna prendere un qualcosa di 50 anni fa e modificarlo secondo i canoni attuali"?

a sto punto perche' non fanno una serie basata su un libro scritto piu' recentemente (magari proprio da un autore che non e' un signore inglese bianco) cosi che possono fare un adattamento come si deve facendo contenti i fan dell'opera originale, mantenendo la visione originale dell'autore e facendo anche un casting che mantiene un livello decente di diversity ed inclusion?

Ma anche perché no? Io credo che qualsiasi "opera" che si ispiri a qualcosa di precedente, parla molto di più ai contemporanei se adattato ai canoni contemporanei. Perché grandi pittori del passato (penso a un Caravaggio, per esempio) decidevano di contestualizzare le storie dei vangeli (pensa al ciclo di S. Matteo a San Luigi dei francesi a Roma)?

Perché Caravaggio non conosceva usi, costumi, luoghi, di storie narrate in posto e in un tempo differente dal suo, e le raffigurava nell'unico modo che conosceva e che poteva essere compreso dagli altri suoi concittadini. Non è più così oggi.

[Baldovino I]

ma come non li conosceva? Aveva intorno a sé talmente tante testimonianze della Roma antica (contemporanea di quegli eventi) che poteva ispirarsi a quella iconografia (come facevano in molti) e invece scelse volontariamente un percorso differente (per il quale fu anche abbastanza criticato)

[gianni]

ma come non li conosceva? Aveva intorno a sé talmente tante testimonianze della Roma antica (contemporanea di quegli eventi) che poteva ispirarsi a quella iconografia (come facevano in molti) e invece scelse volontariamente un percorso differente (per il quale fu anche abbastanza criticato)

Scusami, forse non conosco bene le vicende di cui parli, pensavo genericamente a scene narrate nella Bibbia dei vari santi, raffigurati in modi e scene contemporanee a chi realizzava l'opera, evidentemente questo non è il caso.

Non vado comunque oltre.

[Saint of Killers]

Ma anche perché no? Io credo che qualsiasi "opera" che si ispiri a qualcosa di precedente, parla molto di più ai contemporanei se adattato ai canoni contemporanei. Perché grandi pittori del passato (penso a un Caravaggio, per esempio) decidevano di contestualizzare le storie dei vangeli (pensa al ciclo di S. Matteo a San Luigi dei francesi a Roma)?

si pero' il carabbaggio non lo faceva per marketing, lo faceva (credo) a livello inconscio e rappresentava una storia\leggenda del passato come sapeva lui.

Per come la vedo io romanzi di LoTR hanno avuto un origine davvero unica, erano stati scritti in un epoca in cui un autore come Tolkien scriveva cosa voleva scrivere senza troppe interferenze dagli editori, marketing, gente a caso su internet e proprio questa origine che rende la storia originale. Ha scritto la storia che voleva scrivere e punto, il fatto che poi abbia anche avuto un successo commerciale era secondario.

Tutta la saga e' nata avendo zero pretese commerciali, mi sembra poco rispettoso fare modifiche a caso all'ambientazione solo perche' cosi' una manciata di millennials va su rotten tomatoes ha dargli un rating piu' alto.

[cultistapazzo]

vabè lascio perdere

Mi spiace, non mi pareva di essere stato scortese.

no tranquillo, è che mi è passata la voglia di dibattere sull'argomento e quindi ho editato

vi regalo questa intanto:

[Baldovino I]

Ma anche perché no? Io credo che qualsiasi "opera" che si ispiri a qualcosa di precedente, parla molto di più ai contemporanei se adattato ai canoni contemporanei. Perché grandi pittori del passato (penso a un Caravaggio, per esempio) decidevano di contestualizzare le storie dei vangeli (pensa al ciclo di S. Matteo a San Luigi dei francesi a Roma)?

si pero' il carabbaggio non lo faceva per marketing, lo faceva (credo) a livello inconscio e rappresentava una storia\leggenda del passato come sapeva lui.

Per come la vedo io romanzi di LoTR hanno avuto un origine davvero unica, erano stati scritti in un epoca in cui un autore come Tolkien scriveva cosa voleva scrivere senza troppe interferenze dagli editori, marketing, gente a caso su internet e proprio questa origine che rende la storia originale. Ha scritto la storia che voleva scrivere e punto, il fatto che poi abbia anche avuto un successo commerciale era secondario.

Tutta la saga e' nata avendo zero pretese commerciali, mi sembra poco rispettoso fare modifiche a caso all'ambientazione solo perche' cosi' una manciata di millennials va su rotten tomatoes ha dargli un rating piu' alto.

beh, oddio... Caravaggio ci campava vendendo quadri...
Io capisco le resistenze e qualche mal di pancia ce l'ho avuto anche io inizialmente. Però resto in attesa e giudicherò il loro lavoro sulla base di tanti altri fattori. Credo che la rappresentazione multietnica delle varie "specie" sarà probabilmente il meno importante. Ma capisco assolutamente il vostro punto di vista.

[gianni]

https://youtu.be/AZGgV_O5WgQ

Teaser trailer per Vs comodità. Devo dire che non mi è dispiaciuto.
Addio.

[Onibaba]

Vedo che è girato del bel grano. A parte la tizia che usa un pugnale come attrezzo da arrampicata direi che è piuttosto gagliardo, speriamo di non aver visto tutte le parti ganze nel trailer

[Baldovino I]

Beh, sono un po' più curioso di ieri... decisamente!

[Saint of Killers]

e la gente su internet la sta prendendo bene come al solito, guardate i commenti al trailer
https://www.youtube.com/watch?v=OCLoZI-FOYA

la gente sta commentando in massa con

Evil cannot create anything new, they can only corrupt and ruin what good forces have invented or made.

[Onibaba]

Pagine su pagine

[Saint of Killers]

attenzione che e' meglioi di quanto sperassi, non dico che mi piace ma si lascia guardare

ma quindi

SpoilerShow

quel "the stranger" che arriva nella cometa alla superman e' gandalf?

[Baldovino I]

io spero di riuscire a vedere almeno il primo episodio (sono usciti due, giusto?) stasera... Abbastanza trepidante...

[Saint of Killers]

io spero di riuscire a vedere almeno il primo episodio (sono usciti due, giusto?) stasera... Abbastanza trepidante...

si due, cmq nel primo non succede molto

[Saint of Killers]

ovviamente su rotten tomatoes lo stanno massacrando
https://cosmicbook.news/lord-rings-powe ... en-tomatoe

diciamo che per una volta non mi e' sembrato cosi' male

[gianni]

E invece no.

Non mi interessa per nulla parlare dell'aspetto tecnico, che si commenta da solo.

Nemmeno della fedeltà alle appendici di Tolkien, dato che ormai lo sanno anche i sassi che esse sono solo l'ispirazione dell'opera.

Ma intanto bisogna segnare uno spartiacque. È possibile confezionare un'opera televisiva mantenendosi aderenti a quanto scritto nelle appendici? E soprattutto è parametro ultimo per decidere se un'opera può essere promossa o meno? Non c'è risposta giusta. Se per voi la risposta è sì non c'è nemmeno da discutere, non apprezzerete lo show, spegnete le luci, tutti a casa a parlar d'altro.

Se invece si è disposti a dare una chance ad un opera derivativa allora dobbiamo considerare la struttura del narrato, la rappresentazione dell'intreccio, la cura dei dialoghi e la capacità di coinvolgimento. Ma anche e soprattutto diventa possibile capire se, al netto di quello che può confezionare una multinazionale americana, tra le pieghe di questa produzione c'è un po' della magia del professore.

Per me era tutto partito malissimo. L'articolo di Vanity Fair è stato disgustoso, un calcio allo stomaco. Nani e elfi neri non appartengono al mio immaginario e credo nemmeno a quello di Tolkien. Il servilismo di certi blogger, youtuber, pseudostudiosi di Tolkien verso questo lavoro, con notevolissime arrampicate sugli specchi per giustificare l'ingiustificabile facevano dubitare della loro onestà intellettuale (ne dubito ancora anche se sono quasi certezze più che dubbi). Hanno fatto di tutto per creare caos nella rete e non solo. Ed ero pure incavolato nero certe volte. Ma anche gli hater, dopo un po', stancano.

Poi arriva il giorno dell'uscita, ti metti davanti al televisore. Come ti poni? Con le appendici in mano, occhiali sul naso pronto a prendere appunti per lo scempio compiuto? Accendi altri due televisori e guardi contemporaneamente RoP, la trilogia di Jackson da una parte e House of Dragon dall'altra e che vinca il migliore (straziando il perdente, magari predestinato)? O butterai cuore e mente oltre la siepe, sospenderai un attimo il giudizio e cercherai di capire se quello che scorre davanti può piacerti o meno senza seghe mentali?

Beh io nonostante i travasi di bile che ho avuto nei mesi scorsi alla fine ho provato a mettermi nei panni di chi voleva cercare di diverstirsi e vedere se scorgeva un po' della Terra di Mezzo che ha sempre amato.

E qualcosa l'ho trovato.

Ho trovato paesaggi mozzafiato che mi hanno ricordato la grandezza della visione dell'esalogia Jacksoniana. Ho trovato dei dialoghi che cercavano un aulico che stava benissimo sulle bocche degli elfi, calati in quei magnifici paesaggi. Mai troppo articolati però, ma nemmeno banali. Ho trovato un ritmo della narrazione pacato ma mai lento o inconcludente. Ho trovato gli intrecci delle varie vicende interessanti, anche se sparse ai quattro angoli della Terra di mezzo. Ho trovato i pelòpiedi simpatici, a loro modo deliziosi, per nulla fuori luogo. Quasi tutti i personaggi sono ben rappresentanti. Ancora devo inquadrare Galadriel che sfugge ancora all'idea che mi ero fatta di lei, ma ho visto solo una puntata.
Ma certi dettagli - l'idea elfica di scolpire le fattezze di un defunto su un albero vivo, la rappresentazione dell'accesso a Valinor, i piccoli grandi richiami al Signore degli Anelli, dagli sfuggenti Ent all'evocazione di una compagnia ecc ecc - mi hanno fatto dire che sì, al netto di tutto un po' di rispetto e della magia dell'opera di Tolkien la si trova lì dentro, se la si guarda bene.

Non è tutto oro quello che luccica, non fraintende. La relazione tra l'elfo e l'umana non mi piace, era evitabile, anche se nella stessa prima puntata i due elfi silvani "litigano" proprio per l'assurdita della cosa. Il melting pot che si trova ovunque, questa mescolanza di etnie in un mondo dove la diffidenza tra gruppi etnici e culturali differenti è la norma non è così facilmente digeribile anzi: la detesto (la donna Masai - la butto lì - presente nel villaggio umano è un calcio nelle palle). E l'aderenza alle vicende narrate da Tolkien rimane sostanzialmente non pervenuta.

Però lo show mi ha preso. I sessanta minuti della puntata sono scorsi via veloci, non ho rinvenuto nessuna smania nel voler stupire a tutti i costi gli spettatori come puoi temere da produzioni che vogliono essere traversali e senza un pubblico preciso di riferimento. La vicenda pare delinearsi bene e col giusto ritmo. Ho una fruizione istintiva del mezzo cinematografico (televisivo) e le discussioni tecniche non mi appassionano e questo ha aiutato: voglio calarmi in una dimensione diversa quando mi metto davanti ad un film/show e se questo tocca le corde giuste ne sono solo contento.

Questo, per ora, mi basta per dire che può diventare una serie che potenzialmente di essere vista e stare accanto ai fratelli piu grandi.

E dopo averne parlato tanto male un po' mi costa tornare indietro su certi passi. Ma non sarei onesto se dicessi che mi ha fatto schifo e che la voglio bocciare.