Eccomi qua. Scusate il lungo silenzio radio, ma sono settimane veramente iperimpegnative e diventa difficile stare appresso a tutto.
Vedo che Saint ha addirittura immolato una notte per vedere il finale dei finali... Io ci ho pensato, ma poi, realisticamente, mi sono detto che non me la sarei neanche goduta.
Partiamo con il coinvolgimento emotivo: sensazione strana. Forse già in preda alla malinconia sapendo che sarebbe stata la fine, ho vissuto l'ultima puntata con una specie di rassegnato distacco. Forse perché questa era la puntata in cui bisognava solo riannodare le ultime fila, visto che le parche ne avevano già recise in abbondanza negli episodi precedenti...
Ho trovato il finale tutto sommato logico.
La nomina di Bran è una sorpresa, ma è logica. In effetti, una volta fuori gioco i due Targaryen e con le ferite delle guerre ancora aperte e senza un signore che potesse dominare sugli altri, è evidente che una soluzione che ponesse in evidenza il bisogno di pacificazione e il compromesso fosse la più logica. Aver eletto un re che non può avere eredi porta quasi inevitabilmente anche a decidere come eleggere i(l) successori(e). E che i grandi del regno si riunissero per eleggere il re/imperatore non è sicuramente una novità storica. Un po' una sorpresa il fatto che Sansa ne esca, forse, da vera vincitrice, ma fino a un certo punto. Il personaggio evolve nelle ultime serie in quella direzione ed è anche accettabile che il nuovo re, della stessa casata e ancora "debole", accetti quello che di fatto è uno status quo dal momento in cui Rob viene acclamato King in the North.
Altri pensieri a ruota libera: un po' deludente il ruolo di Arya nelle ultime due puntate. Il fato di Daenerys era abbastanza scontato, ma si tratta di una parabola narrativa abbastanza coerente. Jonsnó (come direbbe cultista)... bah... In un certo senso è un personaggio coerente dall'inizio alla fine. Forse il finale è il primo momento di vera libertà e ribellione per un personaggio vissuto schiavo del "senso dell'onore e del dovere" fino all'ultimo atto e che, sembra, alla fine ripudiare l'ultimo (inutile) obbligo, l'appartenenza alla Guardia della Notte, in favore di un'esistenza finalmente libera al di là del muro, assieme all'unico popolo veramente libero di tutta la serie. Ha una sua poesia...
Come giudizio complessivo su tutta la serie, sono ovviamente d'accordo con chi sostiene che, dopo aver esaurito il materiale di supporto dei libri, il livello sia decisamente sceso. Con alcuni rimarcabili eccezioni: "The winds of winter" resta per me un capolavoro assoluto e, pur con dei limiti e per ragioni differenti, "The long Night" e "The Bells" mi sono piaciute molto. Lo stesso dicasi per "The battle of the bastards" e "Hardhome". Ma cercare di fare una lista o un ranking degli episodi che mi sono piaciuti sarebbe impossibile.
La domanda che mi pongo, tuttavia, è la seguente. Nella (probabilmente inutile) attesa dei libri, che cosa diamine guardo? Forse la terza stagione di Last Kingdom, oppure ricomincio tutto GOT daccapo... Ci penso un po' e vi paccio sapere...
Da due giorni sto ascoltando le musiche... quasi senza interruzione...
Titoli onorifici: TUTAN BALDON (quello che porto con più orgoglio);
GRUDGEBEARER ETERNAL (conquistato sul campo di Tilea);
fu SAN BALDO DA BRUXELLES
POPE of THE OLD WORLD
SAN PAPOWSKY DI TOW
Giochi a cui sto giocando (si fa per dire, ovviamente):
Kow Armada; Cursed City; Rangers of shadowdeep;
WHFB;
Mighty Empires; SAGA (Age of Magic e Age of Crusades)
Pittura in corso:
Kislev: arcieri kisleviti a cavallo (7);
Conti vampiro: scheletri (10);
Scenici: osservatorio del teschio;
Bretonnia: 7 cavalieri appiedati, 5 pellegrini del graal;
Orchi e goblin: 4 mandriani goblin delle tenebre e 16 squig;
Mighty Empires: 3 segnalini eserciti, 3 segnalini nave, 1 segnalini città, 4 segnalini villaggio, 3 segnalini drago
Miniature dipinte 2024:
Bretonnia: 5 cavalieri appiedati, 1 pellegrini del graal,
il cavaliere nero